Influenza, allarme vaccini: «Rischi se anche quest’anno ci fermiamo al 50%»

Si teme un ulteriore calo delle adesioni

Como

Tra pochi giorni l’Asl presenterà la campagna di quest’anno contro l’influenza. Ed è scattato l’allarme: bisognerà fare di tutto per convincere i comaschi - in particolare le categorie a rischio - a vaccinarsi.

Non si vuole correre il rischio di un altro flop come quello della stagione scorsa, se non peggiore. Il motivo è chiaro: non vaccinarsi può essere molto pericoloso, le complicazioni dell’influenza possono portare anche alla morte nel caso di soggetti anziani o debilitati.

Il meccanismo sarà lo stesso del recente passato: i medici di famiglia vaccineranno le persone con più di 75 anni, l’Asl si occuperà di quelle nella fascia 65-75 anni e dei malati cronici, mettendo a disposizione sedi sul territorio e utilizzando quelle dei Comuni.

Nella stagione 2014-15 la campagna in provincia di Como si era conclusa con un’adesione pari al 50% della popolazione anziana e affetta da malattie croniche: la vaccinazione contro l’influenza era stata somministrata a 60mila persone.

C’era stato un passo indietro inquietante rispetto al 2013-14, quando si erano “protetti” 65mila comaschi contro un obiettivo di 90mila (il 75% dei comaschi nelle categorie a rischio). L’obiettivo ora è invertire la rotta, se necessario anche facendo un po’ di “sano terrorismo” sui rischi connessi all’epidemia influenzale.

Il vaccino di quest’anno

Inoltre, per la prima volta ci si potrà vaccinare contro l’influenza con un vaccino quadrivalente, capace di proteggere non solo dai due ceppi del virus A (H1N1 e H3N2), ma anche da entrambi i ceppi B (Victoria e Yamagata).

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