Como città turistica? I totem con le mappe sono rovinati e illeggibili

Da Villa Olmo a piazza Verdi, condizioni pessime: una brutta figura

Como

Posizionati solo tre anni fa e già distrutti. Le condizioni dei totem con le mappe turistiche, presenti in moltissime zone della città e voluti all’epoca dal Comune, sono pessime.

Davvero una brutta figura con i visitatori, peraltro arrivati numerosi come non mai in questi mesi.

Proprio queste piantine di Como - qualcuno lo ricorderà - avevano destato forti dubbi anche in passato, perché ritenute poco chiare. Ora tornano sotto accusa: rovinate, scolorite, in qualche caso ricoperte da scarabocchi. La situazione peggiore si registra a Villa Olmo: il totem presente vicino al cancello d’ingresso, dal lato della passeggiata Lino Gelpi, è ridotto a una macchia marrone con chiazze bianche. Ma anche quello di piazza Verdi (davanti ai giardini Maggiolini), per fare un altro esempio, è preda del degrado.

Più in generale, la segnaletica turistica a Como evidenzia gravi lacune. Non c’è uniformità, ma tanta confusione, per di più le indicazioni spesso sono scritte solo in italiano. Servirebbero più cartelli e fatti meglio, eppure - nonostante il tema venga sollevato da anni a più riprese - si è visto finora solo qualche timido passo avanti. Capita, così, di notare turisti che vagano spaesati, una volta lasciata la stazione San Giovanni, in assenza di un cartello che spieghi chiaramente come raggiungere il centro storico o il lungolago. E sempre nel piazzale dello scalo ferroviario, per inciso, sarebbe forse il caso di segnalare ai turisti che è possibile raggiungere la città murata percorrendo a piedi in discesa via Venini, e non è obbligatorio utilizzare la scalinata dai giardini (soluzione a dir poco scomoda per chi arriva con una pesante valigia o un trolley).

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