Como, il Conservatorio
compie vent’anni
e cerca nuovi spazi

Via Cadorna piena, aule anche in via Battisti. Il presidente Fiano: «La musica può dar molto alla città turistica». Ricchissimo il programma di eventi per la ricorrenza

Il Conservatorio compie vent’anni, adesso punta a ingrandirsi e a conquistare la città, i pianisti sono pronti a invadere il lungo lago. Ieri mattina il Conservatorio Giuseppe Verdi ha annunciato di voler festeggiare in pompa magna i suoi primi vent’anni d’autonomia, le celebrazioni si apriranno ufficialmente il 20 aprile, al Sociale, con il concerto della filarmonica diretta dal maestro Bruno Dal Bon. Il Conservatorio di Como in realtà esiste dal 1982, merito soprattutto di un personaggio come Marcello Abbado, il vero fondatore, ma all’epoca era soltanto una costola del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, la nostra era solo una sede distaccata. Il 2 novembre 1996 invece i musicisti di Como si sono emancipati, diventando in breve tempo una promettente realtà accademica a livello nazionale.

«Adesso vogliamo gettare il cuore oltre l’ostacolo - spiega Enzo Fiano, di recente nominato presidente del Conservatorio, laureato in lettere antiche a Gerusalemme e profondo conoscitore del mondo musicale milanese, ha un passato alla Ricordi - la musica può dare molto a una città turistica come Como, dobbiamo essere più coraggiosi e combattere a favore della cultura». Sì perché al Conservatorio non c’è più spazio.

Nuove sedi

In via Cadorna ci sono 470 studenti, dal prossimo anno partiranno dei corsi accademici per accompagnatori di pianoforte, con lezioni legate alla lirica che mirano a portare in città tanti studenti dalla Cina, nazione che ama il patrimonio musicale italiano. Quest’anno è iniziata anche l’avventura del triennio di composizione pop rock, con il tastierista dei Subsonica. Perciò servono aule, al Conservatorio c’è chi studia perfino la sera per riuscire a trovare un leggio libero.

«Le difficoltà logistiche ed economiche ci sono - dice ancora Fiano - ma ce la caveremo, anche se il pubblico, lo Stato, proprio non ci aiuta». Sarà un privato a concedere gratuitamente in centro città degli spazi al Conservatorio, la generosa possibilità verrà offerta dal liceo Giuditta Pasta, che in via Cesare Battisti fa già lezione di danza e canto e spesso collabora con il Conservatorio.

«Cento concerti all’anno»

«Il Conservatorio di Como copre non solo il bacino della nostra provincia, arriva a Varese, a Sondrio, stiamo stringendo accordi con la Svizzera, con Lucerna - ragiona Carlo Balzaretti, il direttore del Conservatorio - abbiamo sempre più studenti accademici, fuori dalle nostre porte facciamo più di 100 concerti all’anno. Vogliamo essere vicini al territorio, portare la musica su tutto il lago». Presto ci riusciranno. Domenica 21 maggio il lungo lago di Como, in collaborazione con il Sociale, inviterà studenti e maestri di pianoforte per lanciare nella nostra città “Pianocity”, una manifestazione che riempie di musica le strade di Milano.

Sempre per festeggiare i primi vent’anni d’autonomia il Conservatorio ha organizzato un fitto programma di concerti, per esempio il 6 maggio farà una maratona notturna di piano nella Sala Bianca del Sociale, oppure per conto del Fai proporrà delle esibizioni al Balbianello e a villa Fogazzaro Roi.

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