Como, infarto in strada
«Mio papà salvato dai passanti»

Lettera aperta di una figlia per ringraziare i cittadini corsi in soccorso al padre

«C’è chi ha chiamato l’ambulanza, chi era pronto con il defibrillatore e chi lo ha confortato»

Cinici, indifferenti, chiusi. A spazzar via i luoghi comuni su un’umanità e una città in crisi di valori ci pensa la lettera aperta di Valentina Orsucci scritta per ringraziare i tantissimi passanti che, lunedì scorso in zona hangar, hanno soccorso suo padre colto da un infarto, salvandolo. Alberto Orsucci, ora, è ricoverato in ospedale nel reparto di terapia intensiva, ma nonostante questo ha chiesto alla figlia di prendere carta e penna e girare il suo grazie ai comaschi.

«Spesso - esordisce Valentina Orsucci - si dice che viviamo in una società indifferente: non conosciamo il vicino di casa, non lasciamo sedere gli anziani sul bus, non apriamo la porta a una persona in carrozzina, ci giriamo dall’altra parte se vediamo qualcuno aver bisogno. I comaschi, poi, sono ritenuti essere più gelidi di un pezzo di ghiaccio. È davvero così?» si chiede la giovane comasca prima di attaccare con il racconto che demolisce proprio questi luoghi comuni.

Il servizio completo su La Provincia di sabato 18 giugno

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