Como, minoranze contro Landriscina
«Dopo dieci giorni è già in crisi»

Critiche al sindaco, che l’altra sera aveva detto: «Se la città non mi segue potrei mollare» - Traglio: «Si accorge ora che bisogna fare squadra?». Fanetti: «Governare è difficile, benvenuto»

Como

È sindaco da dieci giorni, ma ha già deciso di mettere in chiaro un punto: «Non voglio una città spaccata, ho bisogno dell’aiuto e delle competenze di tutti. In caso contrario potrei anche mollare». Le parole di Mario Landriscina, pronunciate l’altra sera alla cena dei Rotary, hanno avuto l’effetto del classico sasso nello stagno. Molte reazioni, compresi gli attacchi delle minoranze.

Il segretario dei Democratici Stefano Fanetti commenta: «A Landriscina dico “benvenuto nell’arena”, forse sta accusando il colpo, e in parte posso capirlo visto che non ha esperienza. La politica è una cosa durissima e difficile...».

Maurizio Traglio, sfidante di Landriscina, nota: «Non mi stupisce che parli della necessità di fare sistema, il tema è sempre stato al centro del mio progetto. Mi sorprende, piuttosto, il fatto che se ne accorga solo ora. La tenaglia in cui lo stanno stringendo i partiti che lo hanno fatto eleggere comincia a essere molto evidente, tanto che non è ancora riuscito ad esprimere la giunta. Un consiglio non richiesto: amministrare una struttura complessa e con risorse limitate richiede vera capacità di leadership. La conquisti con generosità, competenza, trasparenza».

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