Como, occupazioni abusive
Otto condanne e un’assoluzione

Si è risolto con otto condanne e una assoluzione il processo intentato contro i componenti del collettivo autonomo che, nel luglio di tre anni fa, occuparono a titolo dimostrativo due stabili dismessi in via Magni e in via del Lavoro. Gli imputati si sono visti riconoscere dal giudice l’attenuante del “valore sociale” della loro iniziativa, rimediando quindi condanne a una pecuniaria di 200 euro (per due di loro) e di 250 (tutti gli altri), con il beneficio della sospensione condizionale della pena e con la cosiddetta “non menzione”.

La Procura, inizialmente, aveva indagato addirittura 25 persone, ritenendole tutte coinvolte nelle occupazioni e nelle iniziative del collettivo. Sette posizioni furono rapidamente archiviate, mentre altri nove imputati scelsero la strada della messa alla prova.

I ragazzi, lo ricordiamo, erano tutti membri di un collettivo autonomo ribattezzato “Taz” che, a quell’epoca, vollero inscenare un’azione dimostrativa per convincere l’allora amministrazione della necessità di dotare la città di spazi aperti nei quali organizzare iniziative di tipo culturale. Le iniziative furono stroncate sul nascere dalla Digos.

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