Como, si allontana il parcheggio in Ticosa
Colpa di bonifica e burocrazia

Il Comune ha la disponibilità dell’area, ma in corso c’è il contenzioso legale con Multi. Prime ipotesi sui costi per la realizzazione di un’area di sosta: almeno mezzo milione di euro

Si allontana, almeno nei tempi, la possibilità che in Ticosa venga riaperto un parcheggio. Due gli ostacoli principali su cui l’amministrazione sta puntando la lente di ingrandimento. Il primo è quello, annoso, della bonifica del sottosuolo per la quale, nonostante gli oltre 4 milioni di euro già spesi non ci sono ancora tutti i certificati da parte della Provincia oltre al fatto che c’è ancora il punto interrogativo sulla cella 3.

Una procedura che potrebbe avere tempi tutt’altro che brevi, anche alla luce del fatto che sono in corso analisi sulla falda al termine delle quali si saprà se è necessaria un’ulteriore bonifica o meno. Va però chiarito che se la prima parte di bonifica va completata essendo stato approvato un piano di intervento, per la seconda si potrà - forse - fare una valutazione in base a cosa realizzare. Ben diverso è, ad esempio, un parcheggio, da un complesso di residenze.

Il secondo nodo riguarda la burocrazia. Da quello che si apprende, infatti, l’area Ticosa sarebbe di proprietà del Comune, ma non va dimenticato che è in corso un contenzioso tra l’amministrazione (che risale a diversi anni fa e che è ripreso dopo che la giunta Lucini aveva deciso su indicazione degli uffici di bocciare la proposta di accordo portata avanti dai privati) e Multi. L’udienza in tribunale è fissata per il prossimo mese di gennaio e questo vuol dire che difficilmente Palazzo Cernezzi prenderà decisioni prima di aver incontrato i rappresentanti della società che, nel 2006, si era aggiudicata la gara per l’acquisto dei 41mila metri quadrati dell’area. Proprio la settimana prossima è in programma un incontro tra i diversi settori coinvolti per fare il punto sulla situazione e per decidere la strada da seguire. Attorno al tavolo, oltre ai dirigenti, ci saranno gli assessori Simona Rossotti (Ambiente), Vincenzo Bella (Viabilità e Lavori pubblici) e Marco Butti (Urbanistica).

Oltre agli aspetti burocratici dovranno essere affrontati, in una fase successiva, anche quelli economici. Per realizzare un parcheggio bisognerà infatti, per prima cosa, eliminare la boscaglia che ha invaso tutto lo spazio e in subordine spianare l’area, che è stata ridotta a un groviera a causa degli scavi per la rimozione della terra con i materiali inquinanti. Da sistemare anche la pozza d’acqua simile a un grande stagno che si è formata negli anni.

Solo a quel punto potranno partire i lavori per l’asfaltatura e la realizzazione del parcheggio che dovrà includere anche la viabilità per l’accesso e l’uscita dall’area. E quanto potrebbe costare tutto questo? In Comune ancora non è stata fatta una stima dettagliata, ma gli addetti ai lavori dicono che il conto finale potrebbe essere superiore al mezzo milione di euro. Cifra che, se verrà spesa, dovrà essere ammortizzata con gli incassi.

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