Como, striscioni contro il pride ai giardini a lago. Ma vengono tolti dopo poche ore

Protesta Firmati dal movimento Fiamma Tricolore, le scritte sono comparse nella tarda mattinata del 21 giugno. Il Pride si terrà il 15 luglio in città - Gli esponenti del Pd provinciale: «Intolleranza da condannare fermamente»

Torna anche quest’anno, per la terza edizione consecutiva, il Como Pride. Ma l’appuntamento, fissato per il pomeriggio del 15 luglio, ha già destato polemiche: due striscioni contrari alla manifestazione sono comparsi nella giornata di ieri, 21 giugno, ai giardini a lago della città.

“No gay-pride. Fiamma Tricolore” recitano le scritte sugli striscioni, identificando quindi il messaggio polemico con il movimento Fiamma Tricolore. Gli striscioni sono stati rimossi nella tarda mattinata di oggi, poche ore dopo essere comparsi.

Resta naturalmente l’appuntamento per il 15 luglio: il corteo partirà da piazza Vittoria e arriverà fino al tempio Voltiano, passando per le vie del centro. Il tutto accompagnato da «interventi, musica, arti performative e molto altro», come hanno raccontato gli organizzatori.

«Gli striscioni contro il Pride, apparsi ieri a Como a firma del movimento di estrema destra Fiamma Tricolore, denotano una chiusura e un’intolleranza da condannare fermamente. Ci è sembrato, tra l’altro, un gesto fine a se stesso, volto più a esprimere una posizione contraria e a ferire chi nella manifestazione del 15 luglio vede un’occasione per rivendicare i propri diritti e la propria libertà, che a ottenere un’effettiva cancellazione dell’evento», hanno dichiarato il segretario del Pd Provinciale Federico Broggi e il vicesegretario Andrée Cesareo. Il Partito Democratico comasco ha preso una dura posizione rispetto agli striscioni apparsi - e poi tolti - ai giardini a lago ieri, 21 giugno, e ha ribadito la propria volontà di prendere parte il prossimo 15 luglio al Pride che si terrà a Como. Gli esponenti del partito hanno parlato di una «battaglia di civiltà, pacifica e democratica, ma allo stesso tempo ferma e decisa».

«Il Pride è la manifestazione della libertà, dell’uguaglianza nei diritti, ma anche della bellezza della diversità che contraddistingue ognuno di noi. Valori che sono alla base della nostra Costituzione e per i quali si dice di combattere ogni giorno, ma che troppo spesso sembrano non valere per tutti» proseguono.

«Invitiamo chiunque abbia a cuore questi valori a scendere in strada e a partecipare al corteo» hanno concluso Broggi e Cesareo, insieme al segretario dell’Unione Territoriale di Como Tommaso Legnani.

La replica del movimento di estrema destra Fiamme Tricolore, che hanno rivendicato gli striscioni: «Tutte le nostre azioni, in quanto Fiamma Tricolore, hanno come fine ultimo quello di far rispettare le basi della nostra civiltà. Noi, al contrario di ciò che si possa pensare, non siamo contrari alle persone omosessuali e al loro amore poichè ognuno è libero di amare chi vuole, indipendentemente dal genere.Ciò che contestiamo aspramente sono le oscenità a cui assistiamo ogniqualvolta viene organizzato un Gay Pride. Questa manifestazione era nata come un movimento per esprimere la volontà da parte delle persone omosessuali di poter esprimere liberamente il proprio amore ed invece in pochissimo tempo si è trasformata nell’ennesima opportunità usata dalla sinistra per poter urlare all’antifascismo, fingendo di manifestare per la democrazia e manifestare l’odio verso gli oppositori».

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