Como, tassa rifiuti evasa
Parte la caccia ai furbetti

Non rispettano le scadenze 3 comaschi su 10. Il 15% non paga neanche con i solleciti e aspetta l’ingiunzione

Il Comune sta inviando in questi giorni 43mila bollettini per il pagamento della tassa rifiuti di quest’anno e ne ha appena mandati 6mila per i solleciti degli anni passati. La caccia ai furbetti è costante con l’obiettivo, come chiarisce l’assessore al Bilancio Adriano Caldara, «di andare a ridurre ulteriormente la percentuale di chi non paga».

Oggi, da quanto emerge dai dati di Palazzo Cernezzi, il 77% dei comaschi paga la tassa rifiuti rispettando le scadenze (quindi 16 maggio per la prima rata, 16 novembre per la seconda e 16 giugno se si sceglie di versare la somma in un’unica soluzione). A questi si aggiunge una quota di chi si mette in regola spontaneamente (si tratta soprattutto di coloro che si sono dimenticati di versare la tassa o che avevano difficoltà nel pagamento e hanno dilazionato il versamento nel tempo) e di chi lo fa dopo il primo sollecito. L’anno scorso Palazzo Cernezzi ha incassato circa 11 milioni (sui 13 totali) a cui si aggiunge 1, 5 milioni relativi agli anni precedenti e non pagati.

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