Como, troppi edifici vuoti
Il Comune incassa
solo 1,7 milioni l’anno

I datiDall’ex orfanotrofio al ristorante di Villa Olmo, sono tanti gli immobili di pregio in disuso e da sistemare

Un grande patrimonio pubblico lasciato in molti casi vuoto e in preda al degrado. Palazzo Cernezzi ogni anno affittando gli stabili non abitativi di proprietà comunale (ristoranti, sedi di associazioni e società sportive), incassa un 1 milione e 750mila euro.

Ma nelle casse comunali potrebbe entrare molto di più. Anzitutto perché questa cifra è al netto delle morosità, che esistono, sebbene siano più limitate rispetto a case e appartamenti. Ma soprattutto perché, tra i 183 stabili di cui la città dispone, ce ne sono 42 liberi. In pratica uno su quattro è vuoto e questi edifici con il passare del tempo si deteriorano. Basta guardare agli esempi più clamorosi. L’ex Baden Powell di via Tommaso Grossi ormai è in larga parte una struttura fatiscente.

Spostiamoci poi a Villa Olmo, oggi interessata da una importante riqualificazione, ma dove resta ancora vuoto il vecchio ristorante. Accanto alla più bella perla di Como c’è un’attività chiusa da quattro anni, da quando l’amministrazione aveva sfrattato gli ultimi inadempienti gestori, che per altro avevano lasciato i locali in condizioni tutt’altro che buone. Prima delle elezioni l’intenzione del Comune era quella di mettere a bando la struttura, lasciando che i vincitori facessero a proprie spese i necessari lavori di ristrutturazione, valutati in circa 800mila euro.

E ancora la ricognizione passa anche dall’ex trattoria dei combattenti di via Balestra, altro immobile comunale, che farebbe gola a molti ristoratori, si trova in una posizione strategica, ha un magnifico giardino, ma è chiuso da tre anni. Anche in questo caso erano insorti dei contenziosi con i precedenti gestori, ma la struttura è perfetta, è in ordine, l’attività potrebbe ripartire in fretta.

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