Como: turismo e giovani,
piace la vacanza sul sofà
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Viaggi e web. Ospitalità gratuita con il “couchsurfing”.Alessandro: «Così ho anche conosciuto mia moglie». E da Como tanti giovani hanno potuto girare il mondo

Como

Un turismo economico, giovane, centrato sull’ospitalità gratuita e la condivisione: anche a Como spopola il “couchsurfing”, modo di viaggiare nato e diffuso negli Stati Uniti e in Australia a inizio duemila e, nel corso degli anni, diventato un vero e propria stile di vita capace di contaminare l’Europa, l’Italia e, non ultima, la nostra città.

Letteralmente significa “saltare da un divano all’altro”: partecipare è semplice, basta iscriversi al sito www.couchsurfing.com, compilare i diversi campi e segnalare il proprio “giaciglio” offerto: un divano o un letto, secondo le proprie possibilità. Tutto questo senza spendere un euro.

La moda, ormai ben consolidata, si è sviluppata parecchio sul territorio: sono, infatti, circa 1500 i componenti della comunità iscritti a Como e dintorni. Inoltre, le richieste di essere ospitati sono in aumento, specie quando arriva la bella stagione. La città, quindi, piace a molti giovani, soprattutto provenienti fuori dai confini.

«In questi anni - spiega il trentenne comasco Marco Russo - avrò ospitato un centinaio di persone. Nei mesi estivi, le richieste sono davvero parecchie, capita anche di riceverne più di una al giorno. Per quanto mi riguarda, le esperienze fatte sono state positive, ho viaggiato molto e ho conosciuto persone, in seguito diventati amici».

Non solo, c’è anche chi ha conosciuto l’amore della sua vita: «Cinque anni fa - spiega Alessandro Barba, trentenne di Como - la mia futura moglie mi ha ospitato a Lione. Ci siamo sempre tenuti in contatto e, due anni e mezzo fa, abbiamo deciso di sposarci».

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