Contromano in tangenziale
«Più scritte e cartelli»

Pedemontana: «Ogni miglioria va studiata. Un aiuto dai navigatori». L’esperto Sidoli: tante indicazioni a terra come in Gran Bretagna

Contromano sulla nuova tangenziale di Como. Poteva trasformarsi in tragedia la distrazione del pensionato comasco che, al volante della sua Panda, ha sbagliato direzione ed è entrato in A9 dalla Pedemontana in direzione Svizzera e dopo aver sfiorato alcuni veicoli si è scontrato con altri due.

La tangenziale pare trarre in inganno gli automobilisti: molti, infatti, sbagliano verso: l’allarme era già scattato le scorse settimane e, su La Provincia, meno di un mese fa, si dava conto di numerose vetture incorse nell’errore, tanto da percorrere i 2.4 chilometri della Pedemontana in direzione contraria. Adesso che la tragedia è stata a un passo, bisogna correre ai ripari. E Pedemontana ne è ben cosciente.

«Il tema della segnaletica è importantissimo – spiega il presidente della società Massimo Sarmi – l’incidente si è aggiunto alle riflessioni che già facciamo abitualmente. L’attenzione da parte nostra c’è tutta ed è massima: sappiamo di esserci inseriti in un sistema viario già esistente e ogni miglioria è dev’essere studiata, tenuta in considerazione e coordinata con altri soggetti. Non parlo solo di segnaletica viaria, anche gli strumenti web e di navigazione, ormai molto utilizzati, devono essere il più precisi possibili, così da fornire un aiuto ai guidatori».

«Purtroppo – commenta Carlo Sidoli, ex direttore di Quattroruote – le strade senza caselli sono soggetti a questo tipo di problemi. Certo, sbagliare già implica una bella distrazione. Se, però, i fatti accadono, allora bisogna incrementare la segnalazione, con tutta probabilità insufficiente».

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