Coronavirus, non è ancora finita
Altri sette morti e 39 casi positivi

I dati lombardi preoccupano ancora - L’epidemia frena dappertutto tranne che nella nostra regione - In provincia 3.440 casi dall’inizio dell’emergenza

Como

Sette morti e 39 casi positivi in più in provincia di Como. È quanto emerge dai dati diffusi ieri (giovedì 7 maggio) dall’assessorato regionale al Welfare, secondo il quale, il totale dei lombardi che hanno contratto l’infezione da coronavirus sono saliti a quota 80.089, con i 689 certificati ieri (cui aggiungerne altri 31 relativi al mese di aprile ma rendicontati nelle ultime ore). Scende di nuovo la curva dei decessi, passati dai 222 di mercoledì a 134, per un totale sempre più spaventoso di 14.745 morti. Rimane stabile il numero dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive - il saldo è zero - mentre prosegue la discesa dei ricoveri nei reparti di terapia ordinaria, ieri scesi di altre 231 unità, per un totale di 5.848 ammalati curati negli ospedali della regione.

È cresciuto ancora anche il numero dei tamponi, ormai quasi mezzo milione (455.294): ieri ne sono stati eseguiti 15.488, il numero più alto dall’inizio della fase di emergenza e di studio dell’epidemia.

Per quando riguarda le province, e in particolare quelle più vicine alla nostra, a Sondrio, dopo qualche giorni di calma, i contagi salgono di nuovo: ieri 36 in più, totale 1.266. A Varese ne hanno avuti altri 55, 31 dei quali si riferiscono tuttavia al mese di aprile pur essendo stati rendicontati soltanto ieri (il totale die positivi è di 3.073); anche Lecco cresce, con 38 nuovi casi (totale 2.419), mentre la provincia di Monza Brianza sfiora la soglia dei 5mila, con 4.974 (ieri +81). Sempre abbastanza rassicurante il dato di Milano, specie se confrontato alle dimensioni della città: i nuovi positivi, nel territorio del Comune capoluogo sono stati 86, mentre 182 sono i nuovi test positivi sul territorio della provincia (totale 20.893).

Dati stabili a Bergamo (+35) e in lieve rialzo a Brescia (+124), anche se ci si aspetta sempre una discesa più veloce.

In generale non si può davvero dire che sia stata una buona giornata dal punto di vista dei numeri. Più del 50% del totale dei nuovi contagiati dal coronavirus si trova in Lombardia. Il dato emerge dai numeri della Protezione civile, che a livello nazionale ha certificato 1.401 nuovi contagi. Si tratta di un dato rimasto costante negli ultimi tre giorni: gli attualmente positivi non calano, nè in Lombardia né nelle Marche e in Valle d’Aosta. Contiamo anche il primato delle vittime: 134 sul totale nazionale di 274.

Ieri l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha parlato anche dei test sierologici. Sono 33.306 quelli effettuati fra personale sanitario (25.331) e soggetti in quarantena fiduciaria (7.975) a partire dallo scorso 23 aprile. «Dalle analisi degli esperti che hanno esaminato gli esiti dei referti - ha detto - emergono risultati molto interessanti. Si conferma una limitata siero prevalenza media fra gli operatori sanitari e si consolida l’indicazione in base alla quale le misure di quarantena hanno rappresentato un ottimo sistema per contenere la diffusione del virus: la metà dei cittadini in isolamento domiciliare non ha contratto il Covid e, di conseguenza, non ha rischiato di trasmetterlo».

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