Dal Broletto al museo Giovio
Il Comune: «Lavori entro il mese»

L’assessore promette: l’ex infopoint attivo già a partire dal mese di novembre. Operai allo Spazio Natta e a San Pietro in Atrio. Dal 5 dicembre Miniartextil al padiglione grossisti. Per le monete aspetteremo il 2021, tramonta l’idea di una caffetteria museale nella sede dell’ex Combattenti

Entro il corrente mese devono partire i lavori di riqualificazione al Broletto, allo Spazio Natta e in San Pietro in Atrio, pena la perdita dei finanziamenti regionali pari a un milione di euro.

«Non conosco la data dell’avvio lavori, ma ho ricevuto garanzie – spiega l’assessore alla Cultura Livia Cioffi – partiranno di sicuro entro ottobre, c’è sinergia con il collega assessore Pierangelo Gervasoni. Ho chiesto una corsia preferenziale per il Broletto, non ci sono grandi opere da fare. L’intenzione alla fine di novembre è organizzare delle prove generali, eventi o mostre che prevedano l’allestimento al pian terreno di uno spazio informativo, un secondo infopoint. Anche lo Spazio Natta necessita di poche ristrutturazioni, l’obiettivo è fine anno. Invece San Pietro ha dei problemi al tetto e dunque servirà un intervento più corposo, se ne riparla la prossima primavera». In compenso il padiglione ex grossisti accanto al mercato coperto è pronto, ospiterà una parte di Miniartextil tra il 5 dicembre e il 24 gennaio. La città manca da mesi di spazi espositivi. Per le monete romane bisogna invece ancora aspettare e sulla riapertura attesa del Tempio Voltiano, rinviata mese dopo mese, manca il taglio del nastro.

«Sarà a novembre – dice l’assessore – ma per Volta stiamo già lavorando ad un evento per festeggiare la fine della riqualificazione. Per le monete invece i tecnici del Comune e della soprintendenza devono concludere la catalogazione e nel frattempo noi dobbiamo sistemare per la mostra l’ex chiesa delle Orfanelle. La progettazione della ristrutturazione è già contenuta nella più ampia riqualificazione di tutto il museo Giovio. Ci stiamo avvicinando, ma non sarà prima della primavera del 2021». Accanto, nel ristorante della ex combattenti chiuso da anni, doveva sorgere una caffetteria letteraria. «No, non è più un’idea all’ordine del giorno – replica l’assessore –, non la stiamo prendendo in considerazione. Abbiamo troppo da fare e poche risorse umane ed economiche. Mi accontenterei in tempi ragionevoli di mostrare a tutti i cittadini comaschi le monete romane ritrovate sotto all’ex teatro Cressoni. Dobbiamo essere pragmatici. Invece anche se è un progetto a lungo termine non voglio rinunciare ad un palazzo della cultura dentro a Palazzo Natta. Trasferendo gli uffici competenti dall’attuale municipio che ha sede a Palazzo Cernezzi e pensando magari anche di ospitare associazioni ed enti sempre facenti parte del mondo della cultura. Stiamo dialogando con il patrimonio, ma ormai l’università dell’Insubria che aveva lì il rettorato ha restituito le chiavi. L’edificio è magnifico e accessibile, è in buono stato». Infine si lavora alle iniziative natalizie che, contagio permettendo, saranno comunque ridotte all’essenziale.

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