Dal Garda a Venezia, quando le sponde non hanno barriere. A Como servono davvero?

Così altrove Tanti architetti favorevoli alla vista “libera”. Molte località non hanno parapetti: da Trieste a Roma

Parapetti sì o no? A prescindere da quello che Comune (che pone sul tavolo un problema di sicurezza vista l’altezza “rialzata” delle sponde) e Regione decideranno di fare sono numerose le voci che evidenziano come, in molte città d’Italia e del mondo in realtà le sponde, che si tratti di lago o mare siano senza barriere.

Per fare qualche esempio basta citare il lago di Garda: da Lazise a Sirmione, passando per Riva del Garda a Gardone riviera non c’è traccia di barriere e i diversi lungolago sono senza alcun parapetto. In quasi tutte le località affacciate sul Garda non c’è traccia di barriere. Guardando oltre confine Lugano ha le protezioni, Ascona invece è completamente senza barriere.

Così a Trieste, Livorno e lungo il Tevere a Roma

Stessa situazione a Venezia, dai canali più piccoli a quelli con le case colorate di Burano fino ad arrivare alla riva degli Schiavoni e a a quella sotto il ponte di Rialto, tra le zone più frequentate dai turisti di tutto il mondo del capoluogo veneto. Niente parapetti nemmeno a Trieste: sulla riva del Mandracchio, quella a ridosso di piazza Unità d’Italia, non c’è traccia di protezioni. E situazione identica nella più piccola Comacchio, senza scomodare i decisamente più piccoli laghi di montagna: da Sankt Moritz a Braies sulle Dolomiti si cammina a pelo d’acqua.

Lo stesso vale per moltissime località di villeggiatura, tra cui Cesenatico, il porto canale non prevede divisioni tra chi passeggia e l’acqua, ma anche a Livorno è così, come a Portoferraio all’Elba. E gli esempi, soprattutto nelle città e cittadine affacciate sul mare, non si contano, da nord a Sud a cui vanno ovviamente aggiunte le adiacenze delle zone portuali dove di barriere solitamente non ce ne sono. C’è chi fa notare che anche il lungo Tevere a Roma è privo di protezioni e lo stesso vale per la zona lungo la Senna a Parigi, dove tanti passeggiano, prendono il sole o si fermano nei caffé. E in moltissime città del mondo, dal Canada all’Inghilterra si può passeggiare senza alcuna protezione.

Del resto anche in Italia la normativa non impone la presenza obbligatoria di un parapetto, ma prevede che qualora venga installato ex novo questo debba rispettare una serie di misure di sicurezza che vanno dall’altezza alle dimensioni di possibili spazi vuoti e quindi a prova di bambini.

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