Dalla malaria all’epatite A
Chiasso, i pendolari del vaccino

Decine i comaschi delle farmacie ticinesi in cerca di farmaci a minor prezzo

Richieste in aumento, specie per chi parte verso paesi tropicali

Persino la sempre previdente Swissmedic - l’autorità di controllo sui farmaci, sede a Berna - è rimasta spiazzata da questo inatteso boom di richieste di vaccini dal Comasco, dalla provincia di Varese e più in generale da tutte le zone di confine. Di cosa si tratti, nel dettaglio, l’hanno spiegato al quotidiano “La Regione” i titolari delle principali farmacie di Chiasso.

«Quest’estate stiamo assistendo ad un aumento sensibile e costante di clienti comaschi, ma anche varesini - in procinto di partire per l’estero - che si rivolgono a noi in cerca dei vaccini suggeriti dalle autorità sanitarie a seconda delle mete turistiche prescelte».

E così - ad esempio - per chi è in partenza per il Sud Est asiatico, il consiglio è di vaccinarsi contro l’epatite A: il rischio è quello di venire a contatto con cibi o acqua contaminati. Il farmaco indicato, però, al di qua del confine si trova o meglio si troverebbe a fatica.

«A luglio abbiamo avuto oltre un centinaio di richieste di Havrix, il farmaco in questione - hanno fatto sapere da una farmacia di Chiasso -. Richieste iniziate già un paio di mesi fa». Anche per quanto concerne gli anti-malarici, il discorso non cambia. L’esempio più classico è il Malarone, da 20 anni almeno il farmaco principe per la prevenzione del contagio malarico. Decine i comaschi che fanno regolarmente la spola con la cittadina di confine, in territorio ticinese, per assicurarsi tali farmaci prima di partire ad esempio per l’Africa Occidentale. Farmaci che - in base a quanto affermato dai farmacisti del vicino Cantone - costano anche meno rispetto al Belpaese. Ciò significa che i pendolari del pieno - che ogni volta che varcano il confine non mancano ad esempio di acquistare il canonico mezzo chilo di caffè (confezione oro, tanto per intenderci) - sono in buona compagnia.

Quello del pendolarismo “del vaccino” è un fenomeno nuovo, tanto che come detto anche la Swissmedic è rimasta spiazzata. Al bancone delle farmacie di Chiasso - rimarca “La Regione” - ci si presenta con la ricetta medica. Tutto in regola, dunque. Quanto all’epatite A, di certo gli ultimi dati sui casi censiti a Milano, ma anche a Roma e Napoli ha fatto salire il livello d’allerta. Una recente indagine della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ha rilevato che «nel nostro Paese si è registrato un netto aumento dei casi, soprattutto negli uomini di età compresa tra i 25 ed i 40 anni».

Quanto al pendolarismo dei vaccini, la Swissmedic sta monitorando la situazione per far sì che tutte le richieste vengano soddisfatte. Analogo discorso vale per i distributori, indaffarati come forse mai negli ultimi anni. Di certo, dai farmacisti d’oltreconfine il 2017 viene definito “un anno atipico”. «E negli ultimi tempi - hanno spiegato - sono giunte anche richieste per l’antipoliomelite».

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