È allarme morbillo
«Fate vaccinare
i vostri bambini»

A Como è calata al 90% la soglia di copertura. Spata (Ordine dei medici): «L’ideale è riportarla al 95%. È una malattia che può avere conseguenze molto gravi»

Allarme morbillo, in Lombardia c’è un aumento preoccupante di contagi. Del resto la popolazione vaccinata anche nella nostra provincia è sempre meno: nell’ultimo lustro la copertura è scesa di quattro punti percentuali. Una famiglia comasca su dieci dice no a questa fondamentale misura di prevenzione.

Guardiamo a Como, secondo gli ultimi dati forniti dall’Ats Insubria il 95% dei nati nel 2010 nella nostra provincia era sotto copertura. Questa percentuale è considerata la soglia minima oltre la quale scatta il pericolo di contagio, si dice immunità di gregge, perché i pochi non vaccinati possono godere della non proliferazione di virus e batteri grazie alla grande maggioranza della comunità che invece è sotto copertura. È importante soprattutto per i bimbi immunodepressi, per i casi oncologici, per chi non può vaccinarsi perché è troppo debole. Il 94% dei comaschi nati nel 2011, sempre per difendersi da morbillo, parotite e rosolia, si sono vaccinati. Per l’annata 2012 la copertura è scesa al 92%, con la leva 2013 al 90,2% e con il 2014 abbiamo toccato quota 90%. La curva è in continua discesa. L’ordine dei medici di Como negli scorsi mesi aveva lanciato una campagna mirata, sull’onda dei casi di meningite, in realtà in calo costante, ma che avevano destato nell’opinione pubblica molta paura con una conseguente ricorsa al vaccino. I nostri dottori avevano messo in guardia i cittadini: se le famiglie continueranno a dire no ai vaccini dobbiamo prepararci ad assistere al ritorno delle malattie endemiche. I contagi in Lombardia aumentano, avevano ragione.

«La copertura per l’anti morbillo in Italia è scesa all’85%, noi siamo al 90%, è un dato consolatorio, ma non è per nulla ottimale, tanto più se peggiora nel tempo – così ragiona Gianluigi Spata, il presidente dell’Ordine dei medici di Como – il risultato è che assistiamo ai primi focolai di malattie prima molto rare. Il morbillo ha complicanze gravissime, come l’encefalite, una forte infiammazione delle parti centrali del sistema nervoso. È devastante e può essere mortale. Purtroppo pare che solo i morti sortiscano un qualche effetto nel pensiero della popolazione italiana. Basta vedere con la meningite, pur con decessi in costante calo si sono formate lunghe file davanti agli ambulatori per vaccinarsi».

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