Edilizia, imprenditore ticinese
«Gli italiani ci mettono in ginocchio»

Chiasso, denuncia contro i “padroncini”: ristrutturazioni a basso costo, vendite con prezzi “svizzeri”

Chi è attivo nell’edilizia in Ticino è ormai in ginocchio: «Noi imprenditori ticinesi siamo completamente indifesi e lasciati soli in questa situazione diventata oramai di evidente sciacallaggio» dice Bruno Bertoni, titolare dell’omonima ditta che opera da oltre 50 anni a Chiasso nel settore della posa di piastrelle. Ad aggravare la situazione nel cantone, o perlomeno nel nostro distretto, vi è una nuova moda che pare essere nata tra i cosiddetti padroncini: «In questi ultimi mesi, osserviamo che nel Mendrisiotto numerosi imprenditori italiani acquistano vecchi edifici, a scopo abitativo o industriale, per poi effettuare delle ristrutturazioni generali. Tali interventi vengono eseguiti attingendo a manodopera, ovviamente, d’oltre frontiera e applicando tariffe e prezzi di fatto “italiani” – spiega Bertoni, che già nel gennaio 2016 aveva lanciato un appello a politici e associazioni di categoria per far fronte al tema della concorrenza sleale. Al termine dei lavori gli edifici ristrutturati vengono poi messi in vendita da loro stessi, ma con una non trascurabile particolarità: le proposte di vendita degli oggetti mostrano i prezzi vigenti sul mercato svizzero». Il modus operandi consente insomma agli imprenditori esteri di impiegare lavoratori italiani, traendo lauti guadagni dalle operazioni immobiliari.

Dal Corriere del Ticino on line

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