Elezioni Como, Landriscina
verso il sì alla candidatura

A giorni darà la risposta ai partiti del centrodestra. Più complessa la situazione nel centrosinistra

Amministrative, avanti tutta. E i vertici del centrodestra puntano con decisione su Mario Landriscina come candidato sindaco per il capoluogo. Dall’ultimo confronto tra i referenti di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia è emersa un’indicazione chiara: la scelta è fatta, ora spetta al diretto interessato dirci se accetta o meno.

Lui, il direttore del 118, non ha ancora sciolto ufficialmente la riserva ma lo farà nei prossimi giorni (probabilmente prima di Natale, al più tardi subito dopo le feste). E la sensazione è che sia davvero a un passo dall’accettare la sfida.

Il prossimo incontro con i segretari dei tre partiti sarà decisivo. Se il medico otterrà precise garanzie sulla squadra e sui nomi da inserire nella sua lista civica (lista che andrà ad affiancare quelle di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia), potrebbe pronunciare il tanto atteso “sì”.

Meno positivo, certamente, il clima dall’altra parte della barricata. Il Pd deve fare i conti con la scoppola rimediata al referendum (il partito a Como si è schierato per il sì con pochissime eccezioni) e - soprattutto - con l’assenza di un candidato in grado di mettere tutti d’accordo. Prosegue la caccia all’interno della cosiddetta società civile, il partito sogna un candidato dal profilo simile a quello di Landriscina ma al momento l’unico nome trapelato è quello - non certo gradito a tutta la galassia “dem” - del giudice Giuseppe Battarino (peraltro molto amico del medico scelto dal centrodestra, al punto che rinuncerebbe a un’eventuale corsa nel caso in cui dovesse sfidare proprio Landriscina). Qualsiasi candidato, in ogni caso, dovrà passare attraverso le primarie, la linea al momento è questa. Come uomo di partito e di esperienza avrebbe chance il presidente del consiglio comunale Stefano Legnani, già segretario cittadino del Pd. Si sono detti interessati a partecipare l’assessore Marcello Iantorno e il consigliere Gioacchino Favara

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