Elicottero del 118: già 55 persone multate
per interventi inutili

Vengono sanzionate le richieste di aiuto per le quali non c’è reale emergenza sanitaria. Il ticket è di 56 euro l’ora fino a un massimo di 780 euro

Cinquantacinque multe in due anni per gli imprudenti della montagna. Sono questi i dati forniti dall’Asst Lariana in merito alle persone sanzionate per aver richiesto l’intervento dell’elisoccorso di Como senza una reale necessità di aiuto per fini sanitari. La legge regionale, che prevede il pagamento del ticket quando il soccorso non è realmente necessario, è entrata in vigore tre anni fa.

«Si tratta di situazioni evitabili con il buonsenso – spiega Maurizio Volontè, responsabile del 118 di Como e dell’elisoccorso - anche perchè l’imprudenza può essere rischiosa su terreni impervi».

Le sanzioni spedite a casa sono tutte legate, infatti, a richieste di intervento in montagna. In particolare le telefonate al 112 - il numero unico per le emergenze che mette in contatto la sala operativa con i mezzi di soccorso - successivamente sanzionate sono state per persone che dopo una lunga camminata non avevano più la forza di tornare, oppure per escursionisti che si erano persi, ma anche per altri che erano partiti per una scalata senza le attrezzature idonee. In sostanza queste persone sono state soccorse, con l’impiego dell’elicottero e di uomini del soccorso alpino con costi elevati, ma senza una reale necessità di ricevere cure da medici e infermieri.

Nei primi otto mesi del 2017 l’Areu, l’azienda regionale per le emergenze, ha effettuato 104 interventi in Lombardia non sanitari con pagamento del ticket. Per quanto riguarda le missioni dell’elisoccorso di Como, nel 2016, da maggio a fine anno, sono state 31 le sanzioni e quest’anno sono già 24 le multe inviate ai cittadini.

Secondo quanto riportato nel Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, «gli interventi di soccorso e di elisoccorso in ambiente impervio o ostile, comprensivi di recupero e trasporto, qualora non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso, sono soggetti a una compartecipazione alla spesa a carico dell’utente trasportato».

È la sala operativa del 118 a far scattare la sanzione per poi inviarla alla Asst di riferimento che si occuperà di spedire a casa la multa. Il ticket può essere richiesto anche quando il soccorso è effettuato dalle sole squadre a terra del soccorso alpino.

Per quanto riguarda le sanzioni, la quota di compartecipazione alla spesa, che viene calcolata in minuti di effettivo impegno della risorsa, parte da 56 euro all’ora, fino a un massimo di 780 euro per intervento. Nel caso in cui il trasporto venga effettuato contemporaneamente nei confronti di più utenti l’importo quantificato per evento è suddiviso in parti eguali.

Si tratta di richieste evitabili e che impiegano una risorsa fondamentale in situazioni di grave emergenza, ecco perchè sarebbe opportuno essere più prudenti.

«Evitare di imbattersi in territori difficili o lunghe escursioni se non si è allenati, ma anche essere adeguatamente attrezzati – aggiunge Volontè – potrebbe eliminare quasi completamente ogni situazione di criticità e ogni evento di tipo infortunistico. È fondamentale, infatti, il rispetto di quelle indicazioni di prevenzione fornite dagli esperti».

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