Fallimento dell’ex Calcio Como
Assolti i due commercialisti

Estranei al crac i professionisti Giovanni Puntello e Fabrizio Milesi

Assolti perché «il fatto non sussiste». Si è conclusa la vicenda penale che aveva coinvolto due noti commercialisti della città, Giovanni Puntello e Fabrizio Milesi , finiti sotto inchiesta per il crac del Calcio Como dell’allora presidente Pietro Porro . I due erano stati gli unici tra gli indagati a decidere di non scegliere riti alternativi, preferendo difendersi in aula.

All’epoca dei fatti contestati si occupavano dei conti del Calcio Como e della S3c, società che deteneva il 99% delle quote dello stesso club. L’accusa era quella di aver emesso e registrato fatture che per gli inquirenti erano in realtà riferibili ad operazioni inesistenti.

L’aula e le testimonianze hanno invece ricostruito una realtà diversa. Le motivazioni non sono ancora note, ma è verosimile che abbia pesato la tesi della difesa (avvocati Davide Giudice e Andrea Bianchi per Puntello, Perla Sciretti per Milesi) che aveva puntato in primo luogo sul fatto che le operazioni fatturate non erano affatto inesistenti, e in secondo luogo sul fatto che comunque i commercialisti delle due società le avevano solo contabilizzate senza sapere se fossero o meno state realizzate.

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