Fiera e turismo, Como va in tilt
«Ci sono pochi posteggi»

Il presidente dei commercianti: «Il Comune? Qualche buona soluzione. Ma bisogna fare di più»

La fiera di Pasqua è una risorsa per la città ma è necessario trovare una soluzione definitiva per la questione posteggi. Un piano strutturale, a lungo termine, che sia in grado di provvedere una volta per tutte ad eliminare il caos viabilistico di Como, ormai sempre più meta turistica e con eventi che attraggono visitatori e curiosi anche da fuori. Perché le soluzioni provvisorie tamponano, ma solo fino ad un certo punto.

È una considerazione a metà tra il plauso e la richiesta di cambiamento quella che giunge dai commercianti per voce di Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio: «La soluzione adottata dal Comune è sicuramente un atto di buona volontà, non possiamo che apprezzarla e dire che è positiva, ma è comunque una soluzione temporanea mentre a Como serve qualcosa di definitivo». Una progettualità a lungo termine che sia in grado di intercettare non solo i bisogni ma anche i cambiamenti e le opportunità.

«La fiera di Pasqua è una tradizione – aggiunge - ma è innegabile che sia un problema per la viabilità cittadina, va ad aggravare una già cronica mancanza di posteggi. Ribadisco che ovviamente guardo positivamente alla soluzione temporanea adottata dal Comune in occasione di queste festività, ma comunque in queste situazioni i cittadini sono costretti lo stesso a fare una caccia al tesoro per trovare parcheggio».

Si perdono clienti

E senza posteggi, dice il referente di Confcommercio, si rischia di perdere potenziali clienti.

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