Figuraccia con i turisti
Soltanto a Como
la passeggiata senza fiori

Dall’hangar a Villa Olmo fioriere vuote. E la fontana con le panchine sull’acqua è fuori uso

Se viale Geno si apre con jersey in cemento anziché panchine e prosegue con l’asfalto rattoppato e le aiuole invase dalle erbacce (rimosse solo dopo la denuncia de La Provincia) dalla parte opposta, le cose non vanno meglio.

La passeggiata Lino Gelpi, intitolata all’ex sindaco di Como, è il percorso turistico per eccellenza. Dopo qualche passo sul porfido si incontra, sulla sinistra, la fontana con il canale che, in teoria, dovrebbe far passare l’acqua sotto le panchine, interamente sistemata nel 1999. Ma non c’è alcuna traccia di zampilli e acqua e la fontana è una vasca secca utilizzata dai soliti incivili come pattumiera.

Anche il verde attorno non è curato con impianto di irrigazione a vista e rifiuti. Unica nota positiva il profumo di lavanda che arriva dalle piante che costeggiano la rientranza della passeggiata. Proseguendo in direzione Villa Olmo si incontrano diverse fioriere rotonde, ma a parte alcune eccezioni, la maggior parte non ha nemmeno un fiore o, comunque, ha piantine striminzite. Ci sono panchine collocate proprio sulle terrazze più esterne con vista lago e su tutto il primo bacino accanto a fioriere piene soltanto di terra. Eppure parliamo di quella che, almeno in teoria, dovrebbe essere la passeggiata della città capoluogo del lago più bello del mondo. Di quella che riporta all’Ottocento, a Stendahl e alle ville, al romanticismo e al Lario come uno degli snodi centrali del “Gran Tour”.

Su La Provincia di domenica 14 agosto due pagine speciali e il racconto fotografico

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