Futuro di Villa Olmo
Decidono i comaschi

Il Comune ha affidato a una società l’incarico

di studiare i modelli di gestione per villa e orto botanico

«Prendono forma le azioni che avevamo impostato da tempo, iniziamo a vedere i primi passi concreti». L’assessore all’Edilizia pubblica Daniela Gerosa fa il punto sull’operazione Villa Olmo, a 24 ore dall’incontro pubblico organizzato per svelare i dettagli del progetto sul parco e per inaugurare l’infopoint che fornirà spiegazioni agli interessati durante tutto l’arco dei lavori. Ieri è stato assegnato a una società specializzata l’incarico di studiare i possibili modelli di gestione per la villa, il parco e l’orto botanico in arrivo (ne parliamo a parte) ma gli esperti non avranno carta bianca. «Il percorso è stato pensato per coinvolgere la città - afferma Gerosa - La società selezionata è tenuta, da contratto, a sentire i pareri di istituzioni e operatori comaschi. Le buone idee devono emergere, invito fin da ora tutti ad avanzare proposte».

Ma cosa accadrà nelle prossime settimane? Il gruppo che ha vinto la gara del Comune deve consegnare entro 40 giorni una relazione con varie ipotesi di gestione. La proprietà del bene deve restare in mano pubblica e Villa Olmo deve riuscire a sostenersi autonomamente.

Il lavoro di studio verrà fatto coinvolgendo il territorio, attraverso interviste con istituzioni e associazioni del campo culturale e turistico, istituzioni locali, musei (compresi quelli svizzeri), altri giardini importanti e possibili sponsor

Lecito chiedersi come Villa Olmo potrà autofinanziarsi. La risposta è che i ricavi arriveranno anzitutto dai biglietti d’ingresso: si pagherà per entrare alle mostre allestite nella villa e per visitare la villa stessa, ma anche per accedere all’orto botanico e alle serre (mentre il parco resterà sempre fruibile gratuitamente).


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