Gottardo, apre il tunnel
L’ironia degli svizzeri
sul ritardo degli italiani

Inaugurazione del traforo il primo giugno. Sarà la galleria ferroviaria più lunga del mondo. Il quadruplicamento della Chiasso-Milano? Tutto fermo

«La Svizzera va per la sua strada». Forti del tunnel ferroviario più lungo al mondo - la galleria di base del San Gottardo (57 chilometri) che collegherà i Cantoni Uri e Ticino e spalancherà alla vicina Confederazione le “porte dell’Europa” - oltreconfine non le mandano certo a dire. Utilizzando un elegante gioco di parole, a una manciata di giorni dalla maxi cerimonia d’inaugurazione, il governo di Berna fa presente che se in Svizzera le opere procedono con la tradizionale puntualità, altrove - in primis in Italia - la situazione è tutt’altro che rosea, quanto a infrastrutture.

È il sito ticinonews a far da cassa di risonanza a questo “mal di pancia” tutto rossocrociato. Peraltro i nostri vicini non hanno ancora del tutto metabolizzato la gaffe del premier Matteo Renzi che lo scorso 15 aprile aveva annunciato trionfalmente: «Stiamo per inaugurare il tunnel del Gottardo», mandando su tutte le furie i sempre puntigliosi amministratori (e non solo) svizzeri. Nel mirino, oltre all’ormai celeberrima Arcisate-Stabio, sono finiti i tre principali snodi ferroviari che garantiranno fluidità ai treni in transito dal Gottardo, tra cui la Chiasso-Milano, che dall’iniziale quadruplicamento (1,4 miliardi di euro l’importo dell’opera) oggi è stato derubricata a potenziamento.

Circostanza questa che - già da tempo - è stata accettata con disappunto oltreconfine e che vede il Comasco nel bel mezzo della contesa. L’Italia ha indicato nel 2020 il termine ultimo per completare i lavori. Berna ha più volte fatto sapere che in Italia nel traffico merci c’è ancora parecchio da fare e che “il tempo stringe”. E certo l’addio al quadruplicamento della linea ferroviaria non aiuta.

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