Hotel del lago contro la Regione
«La divisione ipotesi assurda»
#unsololago

ReazioniGli albergatori contestano lo smembramento

Albertino Proserpio: «No a decisioni calate dall’alto»

Mezzo secolo di esperienza sono un bagaglio troppo prezioso per lasciare spazio - senza colpo ferire - alle novità dell’ultima ora. «Stiamo già proponendo i pacchetti turistici per la prossima stagione. La dizione è e rimarrà “lago di Como”. Siamo gente che bada al concreto noi albergatori. C’è la concorrenza degli altri Paesi con cui fare i conti. Non si possono scardinare meccanismi collaudati. Chiederò all’Associazione di prendere una posizione forte sull’argomento» dice contrariato Alberto Proserpio (per tutti Albertino), decano degli albergatori lariani, mentre dal Grand Hotel Victoria di Menaggio - quattro stelle, tra i simboli del territorio - già è proiettato verso le prossime sfide che «attendono il nostro lago».

«Più che pensare a come ribattezzare questo o quel territorio, concentriamoci su come attirare qui nuovi clienti. I dati del 2016 sono sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno, anche se stiamo notando una flessione degli ospiti italiani - aggiunge Proserpio, che dell’Associazione albergatori è stato presidente - Pensiamo a recuperare quote di mercato con proposte vincenti prima di “tagliare” il lago in tre. La fretta è cattiva consigliera. Oggi che stiamo pur a fatica riuscendo a portare avanti un’immagine coordinata del lago di Como, dovremmo ripartire da zero. Impossibile. Sono sicuro che la politica, a tutti i livelli, saprà far tesoro dei preziosi consigli del territorio. Le decisioni calate dall’alto non giovano a nessuno».

L’attività di Carlo Bergamaschi si divide invece tra lago e montagna, in particolare tra Menaggio e Livigno, in pratica all’interno di quello che dovrebbe essere il nuovo Cantone della Montagna. «Non credo sia un progetto realizzabile - fa notare Bergamaschi, che a Menaggio gestisce il Lido e la Grolla, mentre a Livigno la famiglia Bergamaschi si divide tra l’omologa Grolla e l’hotel Posta (quattro stelle) -. Stiamo parlando di territori con target turistici diversi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA