Migranti, tensione alla stazione
tra “no borders” e finanza (video)

Prosegue lo sciopero della fame probabilmente fomentato dagli estremisti
che poi portano pentoloni di cibo ai profughi accampati

Prosegue lo sciopero della fame dei migranti alla stazione, anche oggi al tendone nell’ex Stecav sono stati serviti circa 130 pasti, la metà di quelli dei giorni scorsi. Intanto alla stazione San Giovanni sono scoppiati tafferugli fra i “no borders” e la guardia di Finanza: gli estremisti, tra i quali moltissimi ragazzi comaschi, si sono presentati con pentoloni di cibo per i migranti, scatenando l’assalto dei profughi. L’intervento dei militari della Guardia di Finanza ha dato il là ai tafferugli.

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Già domenica sera circa 300 migranti avevano deciso di fare una sorta di sciopero della fame e di non presentarsi, come invece avvenuto con regolarità, alla mensa della Caritas.

A spostare l’ago della bilancia l’arrivo a San Giovanni di tre furgoni provenienti da Zurigo. A bordo giovani dei “no border”, ragazzi dei centri sociali, che hanno passato il fine settimana in compagnia dei migranti.

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«C’è chi ha deciso di mettere zizzania e di soffiare sul fuoco» afferma un arrabbiatissimo Roberto Bernasconi, direttore della Caritas - Sta passando un’idea sbagliata e pericolosa di quanto avverrà con l’apertura del centro migranti. Purtroppo c’è gente che sta usando questi ragazzi, li illude che comportandosi così si risolvono i problemi, in verità si fa loro solo del male».

Il riferimento è proprio ai no borders provenienti dalla Svizzera che hanno organizzato quella che definiscono una “cucina autogestita” e due manifestazioni una mercoledì a Ponte Chiasso, l’altra domenica a Chiasso. In un post su facebook i giovani dei centri sociali hanno anche lanciato accuse alla polizia italiana.

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