Il ricorso comasco fa riaprire le scuole
Lunedì in aula se non si entra in zona rossa

Se la Lombardia non diventerà zona rossa gli studenti torneranno a lezione in presenza al 50% - È l’effetto del pronunciamento del Tar regionale

Se oggi la Lombardia non diventerà “rossa”, da lunedì il 50% degli studenti delle superiori lariane tornerà in presenza.

A consentirlo è, infatti, il ricorso presentato da un gruppo di genitori e studenti attraverso un pool di avvocati (tra cui il comasco Ruggero Tumbiolo) che hanno ottenuto piena soddisfazione dal Tar della Lombardia. Si sospendono così gli effetti dell’ordinanza con cui il presidente della Regione Attilio Fontana aveva deciso di prolungare la didattica a distanza fino al 24 gennaio.

Ieri pomeriggio, a confermare lo scenario, è arrivato ai presidi un documento inviato dal provveditorato lombardo. Dopo la riunione tenuta in tarda mattinata fra l’ufficio scolastico regionale e la Regione (presenti il governatore e la sua vice Letizia Moratti), si è deciso di dare attuazione al decreto del Tar da lunedì, così da «consentire – si legge nella circolare - al trasporto pubblico e agli istituti di disporre di tempi congrui per un’organizzazione adeguata e per un’opportuna comunicazione anticipata». L’ultima parola però spetterà al dpcm, previsto oggi. Se la Regione sarà inserita in zona rossa, infatti, a meno di deroghe particolari, si continuerà con la dad al 100% per le superiori, cui si aggiungeranno le seconde e le terze medie. Altrimenti, il 50% degli iscritti alle secondarie di secondo grado tornerà in classe.

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