Il sindaco di Como
«Via i questuanti
e i venditori abusivi»

Landriscina pronto a seguire l’esempio di Lecco. L’obiettivo del Comune: «Avere una città più vivibile e tutelare comaschi e turisti oltre ai commercianti»

Non c’è ancora una data, ma il sindaco Mario Landriscina ha in agenda due ordinanze nell’ambito di quello che ha definito “decoro sociale” creando una delega di giunta ad hoc affidata ad Alessandra Locatelli (vicesindaco, esponente della Lega Nord). La prima riguarda i questuanti presenti nelle vie del centro, ma anche ai semafori e la seconda i venditori abusivi. Sfrutterà quindi i poteri concessi ai sindaci dal decreto del ministro dell’Interno Marco Minniti. Stessa strada che ha percorso solo un paio di settimane fa Virginio Brivio, sindaco di Lecco ed esponente del centrosinistra, che ha firmato “un’ordinanza contingibile e urgente in materia di tutela della vivibilità urbana e decoro del centro abitato”. E il sindaco di Como potrebbe presto fare altrettanto. «La città - chiarisce Landriscina, che si è tenuto le deleghe a Sicurezza e Polizia locale - deve diventare più vivibile, più bella e più decorosa. Già nell’ambito della stesura del programma elettorale avevamo annunciato la volontà di intervenire in quest’ambito». Per quanto riguarda i questuanti Landriscina dice che «bisognerà anche distinguere le figure coinvolte e cioè chi ha qualità interessanti come alcuni artisti di strada, ma i profili devono essere compatibili con l’ambiente. Altre, invece, sono persone che cercano di sbancare il lunario e altre ancora hanno alle spalle organizzazioni che li sfruttano». Non solo accattonaggio. Ci sarà anche un’ordinanza contro i venditori abusivi: dai cappellini ai bastoni per i selfie, alle borse che si riversano soprattutto nelle zone centrali e turistiche. «È evidente - aggiunge il sindaco - che se chiediamo al nostro commerciante locale di essere leale, trasparente e di pagare le tasse non possiamo poi non intervenire in situazioni abusive».

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