Il vescovo in Duomo
«Spallino, una vita per il bene comune»

Centinaia di comaschi alla messa in suffragio. Cantoni: «La sua era vera sapienza». Poi cita Dossetti: «Vivo senso di gratitudine, ha lavorato per la giustizia»

L’impegno «a vantaggio del bene comune». E una «vera sapienza», intesa come «la capacità di armonizzare le legittime aspirazioni dei singoli e dei gruppi, tenendo ben saldo il timone sull’interesse dell’intera cittadinanza». Sono i tratti distintivi dell’ex sindaco Antonio Spallino, morto giovedì scorso a 92 anni, ricordati oggi pomeriggio dal vescovo Oscar Cantoni durante la messa di suffragio celebrata in Duomo. Centinaia di comaschi hanno voluto ricordare, partecipando alla funzione, «un uomo appassionato della vita della nostra città», per usare le parole del vescovo. In prima fila il prefetto Bruno Corda con il vicesindaco Alessandra Locatelli, presenti tra gli altri anche gli ex sindaci Mario Lucini e Renzo Pigni, il consigliere regionale Luca Gaffuri, l’ex sovrintendente Alberto Artioli, lo storico segretario di Spallino Ambrogio Parodi, politici della Dc come Enrico Lironi, Gianfranco Aliverti, Claudio Bianchi e Gianmaria Quagelli, tanti amministratori comunali degli ultimi mandati (uno dei figli di Spallino, Lorenzo, è stato nella giunta di Lucini fino al giugno scorso), dipendenti comunali e amici come Liliana Ratti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA