#rivogliamoilnostrolago
Continua la campagna dei lucchetti
Appendeteli e inviateci le foto

Comaschi conquistati dall’iniziativa de La Provincia. “Assalto” alle grate con i lucchetti colorati. Vanno appesi alla rete del cantiere che ancora preclude la completa visione del lago.

Invia la tua foto con il lucchetto a [email protected], o sui nostri profili Facebook e Twitter

Dopo le cartoline indirizzate a Roma, sono arrivati i lucchetti per chiedere alla Regione Lombardia di accelerare il più possibile la demolizione delle palizzate e delle reti che impediscono, di fatto, la vista del lago. Sono più di 40 mila quelli appesi. La campagna continua anche oggi. Ed è un successo con centinaia e centinaia di comaschi che hanno appeso i lucchetti multicolori per manifestare così l’attaccamento al lago.

L’iniziativa ha lo scopo di testimoniare, ancora una volta, il forte legame tra la città e il suo lago spronando le istituzioni a restituirlo almeno provvisoriamente finché non ripartiranno i lavori definitivi (ma questo non avverrà prima di un anno).

«È una battaglia civica. Civile. Simpatica. Propositiva» scrive il direttore de La Provincia Diego Minonzio nel suo editoriale. « Una sfida al sonno nel quale i nostri amministratori sono rimasti colpevolmente immersi per intere legislature, che abbiamo lanciato l’anno scorso regalando ai lettori ma anche a tutti gli altri comaschi tre cartoline d’autore, firmate da Pierpaolo Perretta, che rappresentavano altrettanti scatti del famigerato “muro” di Como. Sessantamila ne abbiamo consegnate a Palazzo Chigi come testimonianza di una comunità stretta attorno al suo giornale per ribellarsi al declino e chiedere con forza il ritorno della ragione e della bellezza. Risultato: un successo clamoroso della campagna, che è stata ripresa da giornali, televisioni e siti italiani e internazionali, ha smosso la palude nella quale i lavori per realizzare le paratie antiesondazione erano ormai affondati, ha purtroppo registrato anche l’intervento della magistratura con una catena impressionante di arresti e procedimenti penali che andranno a maturazione nei prossimi mesi, e ha spinto Regione Lombardia a risolvere il contratto con la ditta Sacaim, avocare a sé la responsabilità dell’opera e promettere, con un intervento diretto di Roberto Maroni, una rapida soluzione del problema.

Bene. Non possiamo che dare credito al presidente della Regione. E ne siamo ben contenti. Prima tutto taceva. Ora tutto è in movimento. Ma visto che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, visto che alle promesse devono obbligatoriamente seguire i fatti e, soprattutto, visto che di promesse ci hanno infarciti, imburrati e strapazzati a tutta birra dall’ormai lontano 2008, pensiamo sia fondamentale che la comunità comasca dia proprio in questi giorni decisivi un’ulteriore prova di forza, di volontà riformatrice, di orgoglio civico e faccia sentire ancora una volta la sua voce. Proprio per questo motivo, abbiamo fatto stampare centomila lucchetti - colorati, spiritosi e leggerissimi, non vi preoccupate - arricchiti del logo storico de “La Provincia” e dell’hashtag tormentone #rivogliamoilnostrolago , per appenderli alle grate della vergogna».

Come funziona

Ma come funziona? È molto semplice. Per tutta la settimana migliaia è possibile attaccare sulle grate del lungolago piccoli lucchetti con il simbolo della campagna “Rivogliamo il nostro lago”. Per partecipare, basta andare sul lungolago, nel tratto tra piazza Cavour e Sant’Agostino, e appendere alla grata del cantiere un lucchetto. Sono centomila quelli messi a disposizione di tutti coloro che hanno a cuore il destino del lungolago.

Nel fine settimana i lucchetti erano distribuiti nel nostro gazebo: fino a venerdì potete ritirarli da noi in redazione (via Gianni De Simoni 6 Como), oppure dai nostri colleghi che saranno sul lungolago

Per rendere ancora più social l’iniziativa, è possibile scattare un selfie con il lucchetto in mano spedendolo poi via email all’indirizzo [email protected], sui canali Facebook e Twitter del quotidiano con l’hashtag #rivogliamoilnostrolago. Le foto saranno pubblicate sul giornale insieme alle tantissime altre che saranno scattate a negozianti, baristi e turisti, tutti ritratti sul lungolago con il lucchetto. Non mancheranno, nemmeno questa volta, i volti noti che aderiranno alla campagna per accelerare la rimozione delle palizzate e delle grate che imprigionano la zona a lago.

© RIPRODUZIONE RISERVATA