La tragedia del ciclista
Domani l’autopsia

Como, la Procura ha deciso di accertare le cause della morte di Giovanni Magni

Sarà affidato lunedì mattina l’incarico per l’autopsia sul corpo di Giovanni Magni, il comasco di 67 anni morto giovedì nel tardo pomeriggio dopo essere rimasto vittima di una caduta dalla sua bicicletta.

Da quanto ricostruito il signor Magni, che abitava in piazza Volta, stava pedalando verso viale Lecco quando, all’altezza dei blocchi di marmo posizionati tra via Pretorio e piazza Verdi per scongiurare il passaggio di auto, è caduto contro uno di questi.

Due le ipotesi al vaglio della polizia locale. La prima è che la caduta possa essere stata provocata da un malore, che ha colto all’improvviso il ciclista. La seconda - tesi maggiormente accreditata dai primi testimoni che hanno prestato soccorso a Giovanni Magni - è che, a causa della loro scarsa visibilità, l’uomo non abbia visto i blocchi e via sia così finito addosso. Di certo nella caduta l’uomo ha riportato un fortissimo trauma al volto e alla testa. Quando i soccorritori sono arrivati sul luogo della tragedia, il pensionato comasco era già in arresto cardiaco. L’équipe medica del 118 ha tentato di rianimarlo, ma all’arrivo al pronto soccorso del Sant’Anna il personale sanitario non ha potuto che constatarne il decesso.

Ora sarà l’autopsia, che con ogni probabilità si svolgerà già nel pomeriggio di domani, a chiarire con esattezza le cause della morte.

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