L’appello al voto di Landriscina fa arrabbiare la giunta

Palazzo Cernezzi Il sindaco uscente ha sponsorizzato Elena Negretti: «Leale e fedele»

Il colpo di coda del sindaco uscente Mario Landriscina ha gettato un po’ di veleno all’interno della giunta. Già i rapporti con diversi assessori, soprattutto quelli dei partiti che hanno deciso di non ricandidarlo erano ridotti ai minimi termini, ma anche tra i leghisti serpeggia ormai parecchio malumore. A far innervosire ulteriormente i membri dell’esecutivo - diversi ieri non hanno nemmeno partecipato alla seduta di giunta - il messaggio inviato da Landriscina alla sua cerchia di amici e conoscenze a ridosso delle elezioni.

Un messaggio nel quale oltre a rivendicare quanto fatto per la città («È stato un privilegio e spero di aver onorato l’incarico che mi era stato affidato») e a ribadire la sua non ricandidatura («Per diverse ragioni non mi sono ulteriormente sottoposto al giudizio degli lettori e quindi non potrò conoscere le valutazioni in merito al mio operato» e a sottolineare di «aver dedicato tutto me stesso per affrontare una difficile ordinarietà accompagnata da una straordinarietà davvero incredibile» ha poi sponsorizzato la candidatura nella Lega, come indipendente, dell’assessore alla Sicurezza Elena Negretti, sua fedelissima negli ultimi cinque anni. «Ho avuto al fianco pochissime persone leali e fedeli, competenti e disinteressate ad apparire - scrive Landriscina -. Come me silenziose, ma decisamente operose e concrete nell’affrontare e risolvere problemi di ogni dimensione. Tra tutte Elena Negretti». E poi chiede di sostenerla votandola prima di chiudere dicendo: «Ricordando che è possibile il voto disgiunto qualora non coincida il candidato consigliere con candidato sindaco, ti chiedo di sostenere e diffondere la mia proposta».

Parole, le sue, che hanno fatto arrabbiare gli altri candidati della Lega (che ha sempre appoggiato il sindaco, pagandone anche il prezzo nelle urne) e non solo.

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