Le nuove case non si fanno
Niente soldi al Comune

Restituiti all’azienda 221mila euro di oneri già versati

Addio ai 56 appartamenti previsti in via Repubblica Romana

Abbiamo cambiato idea, non costruiamo più. Sono una quindicina le aziende che, negli ultimi mesi, hanno bussato al Comune comunicando che non intendono realizzare il progetto depositato e chiedendo, di conseguenza, la restituzione degli oneri già versati.

Ottenuto il titolo edilizio e versate le somme previste per i costi di costruzione, l’imprenditore decide di rinunciare - magari dopo diversi anni - e spesso lo fa perché le condizioni del mercato sono cambiate o perché attraversa un momento di difficoltà.

L’ultimo caso riguarda il piano di recupero per la realizzazione di due edifici a destinazione residenziale e terziario, a Rebbio, tra via Repubblica Romana e via Primo Maggio.

Nell’ottobre di due anni fa la società titolare dell’intervento versa al Comune 221.473 euro (125mila euro per monetizzazioni e 95mila euro oneri), ma i lavori non partono.

E così, ora, arriva a Palazzo Cernezzi la richiesta di rimborso dell’intera somma.

Non sorgerà dunque il complesso immobiliare previsto a Rebbio: il piano di recupero prevedeva due palazzine di cinque piani, per un totale di 54 appartamenti e due uffici, oltre a 71 posti auto (una popolazione di 106 nuovi abitanti attesi).


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