Lombardia: rimpasto in giunta
Letizia Moratti al posto di Gallera?
In corsa anche la comasca Locatelli

L’ex ministro e sindaco di Milano in pole per la delega al Welfare. Due assessori donna in bilico L’ex ministro e vice sindaco del capoluogo potrebbe sostituirne una

In Lombardia si accelera sul rimpasto di Giunta, che potrebbe chiudersi già nel fine settimana con l’ingresso in Regione di big del calibro di Letizia Moratti. L’ex ministro, ex presidente Rai, ex sindaco di Milano è infatti in pole position tra le figure che potrebbero prendere il posto dell’assessore al Welfare Giulio Gallera da cui la Lega - partito di maggioranza relativa in Regione - ha pubblicamente preso le distanze dopo le sue giustificazioni sui ritardi nella partenza delle vaccinazioni anti-Covid dovute anche ai medici in ferie. Senza contare che dallo scorso ottobre Moratti non è più presidente di Ubi.

«Entro qualche ora o al massimo qualche giorno avrete una squadra d’eccellenza. Come Lega porteremo in Regione anche qualcuno che ha ricoperto incarichi di Governo nei mesi scorsi», ha anticipato questa mattina Matteo Salvini, in questi giorni a Milano per seguire da vicino la delicata partita del rimpasto.

“Non do nomi né giudizi sui singoli - ha poi aggiunto il leader leghista, in visita all’Ospedale in Fiera - stiamo lavorando per avere entro la settimana una Lombardia che corre, cura e investe».

L’identikit tracciato da Salvini potrebbe portare all’ex sottosegretario Guido Guidesi o alla comasca Alessandra Locatelli, ex ministro per la Famiglia e disabilità nel Governo Conte I, che a Palazzo Lombardia potrebbe prendere il posto della leghista Silvia Piani, attuale assessore alla Famiglia, considerata in uscita insieme alla collega con delega allo Sport Martina Cambiaghi. Per la casella della Sanità scendono invece le quotazioni del preside di Medicina alla Statale di Milano e primario di Pediatria dell’Ospedale Buzzi Gian Vincenzo Zuccotti, come ha lasciato intendere lo stesso Salvini (”è utilissimo per quello che fa”).

Il tagliando di giunta potrebbe anche passare da accorpamenti e redistribuzioni delle deleghe: l’azzurra Melania Rizzoli, ad esempio, sarebbe pronta a prendere la Cultura al posto di Stefano Bruno Galli, in quota Lombardia Ideale, per il quale si profilerebbe invece un posto da sottosegretario alle Riforme.

Quanto a Gallera, diverse fonti di maggioranza riferiscono che pur di restare in Giunta sarebbe sarebbe pronto ad accettare anche un assessorato di minor peso. Secondo il viceministro all’Economia Antonio Misiani però «il presidente Fontana può fare tutti i rimpasti di Giunta possibili e immaginabili» ma «il problema è nel manico: una gestione della sanità lombarda catastrofica». Da qui l’affondo che ha fatto infuriare il centrodestra: «se la Regione a guida leghista, che aveva già combinato disastri con la vaccinazione anti influenzale, non è in grado di attuare quella contro il Coronavirus è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi». «Se Fontana non riesce a distribuire il vaccino anti-Covid è indispensabile che intervenga il governo, scavalcandolo» gli ha fatto eco l’eurodeputato Pd Pierfrancesco Majorino. A chiamare in causa il Governo è stato invece il leader leghista: «Entro 10 giorni la Lombardia esaurisce tutti i vaccini inviati da Roma - ha detto Salvini - se non arrivano i medici promessi e le siringhe giuste c’è una Regione che rischia di fermarsi in attesa che il governo e il commissario mandino quanto promesso».

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