Manca l’antibiotico per lo streptococco, pediatri in allarme

Bambini Dilaga l’epidemia da streptococco, Marzorati: «Mai visti così tanti casi negli ultimi 40 anni» - Il presidente dei farmacisti De Filippis: «Farmaci fra i più comuni per l’infanzia, il problema è serio»

Da ormai tre mesi tra i bambini è in corso una violenta epidemia da streptococco, ma in farmacia non si trova più l’antibiotico. I pediatri lanciano l’allarme.

È almeno da febbraio che tra asili e materne si contano decine e decine di contagi da streptococco, tanto che le autorità sanitarie hanno chiesto ai medici di fare i tamponi per monitorare la situazione. Solo che da qualche settimana manca l’amoxicillina, l’antibiotico che meglio risponde all’infezione.

I contagi nelle scuole si contano a decine

«La situazione è grave perché lo streptococco circola nella prima infanzia con grande forza, vediamo diversi casi ogni giorno da mesi – spiega la pediatra Roberta Marzorati – Mai così tanti da quarant’anni. Circa la metà dei tamponi che facciamo sono positivi. L’amoxicillina è un’esigenza, è l’antibiotico più indicato. Possiamo ricorrere ad un farmaco associato, ma non tutti lo tollerano. Altrimenti non ci resta che usare un altro antibiotico, un’arma più forte, che sarebbe però bene riservare a particolari broncopolmoniti o a otiti importanti».

L’infezione da streptococco non è così grave, può anche non dare sintomi, ma a volte fa insorgere problemi molto vari, a partire dalla febbre alta e dal vomito. Le complicanze sono rare, può colpire i reni e cedere il posto alla scarlattina.

Sul caso sono intervenute la Società italiana di pediatria, la Federazione italiana medici pediatri e l’Associazione culturale pediatri. L’appello è rivolto al governo e all’Agenzia italiana del farmaco.

La carenza di alcuni farmaci persiste da mesi

«Sappiamo che il problema della scarsità di farmaci, tra cui l’amoxicillina, è mondiale - precisano i pediatri - siamo consapevoli dei diversi e complessi passaggi necessari per arrivare all’immissione in commercio di un farmaco, che passano dalla produzione del principio attivo al confezionamento, fino alla sua commercializzazione, passaggi che avvengono spesso in nazioni diverse. Tuttavia la disponibilità di farmaci dichiarati essenziali dovrebbe essere assicurata non solo nella produzione, ma anche nella distribuzione».

«La carenza di alcuni farmaci persiste da mesi – dice Giuseppe De Filippis, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Como – se investe delle generiche pastiglie per il mal di gola possiamo sfruttare molte altre soluzioni. Ma se riguarda presidi fondamentali come l’amoxicillina, uno degli antibiotici più comuni e più usati nell’infanzia, allora il problema diventa di non poco conto. La mancanza di medicinali si è detto che è colpa della scarsità dei materiali a livello internazionale, non si trovano blister, tappi e flaconi. Ma in questo caso manca proprio la produzione del principio attivo. La nostra penisola sulle forniture è ormai divenuta del tutto dipendente da Paesi molto lontani».

Nelle scorse settimane a Como non si trovavano in farmacia nemmeno i tamponi fai da te per diagnosticare la infezione da streptococco a casa. Molte mamme non volendo attendere i pediatri hanno acquistato questi presidi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA