Maturità, quanti strafalcioni
«D’Annunzio? Un estetista»

Spesso è l’emozione a giocare brutti scherzi ai ragazzi agli esami

Como

Passano gli anni, ma gli strafalcioni alla maturità restano sempre un grande classico.

Così, capita che in un liceo Gabriele D’Annunzio diventi un estetista invece di un esteta. Inoltre, la tensione ha confuso le idee al ragazzo che, sempre riferendosi al vate, gli ha attribuito il componimento “Canto notturno nel pineto”, forse mettendo insieme “La pioggia nel pineto” proprio di D’Annunzio e “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” di Leopardi.

Sempre restando in ambito letterario, c’è chi ha collocato Gente di Dublino, capolavoro di James Joyce, a Londra anziché Dublino, come dice il titolo stesso.

Passando invece alla storia, anche nel Comasco, come a livello nazionale, per uno studente la guerra Fredda fu combattuta in Siberia (ecco perché “fredda”) e, invece, per un altro, Mussolini scappava in Svizzera perché inseguito dai debitori. Infine, in filosofia, c’è chi ha parlato di Marx e dell’alienazione del capitalista e non dell’operaio.

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