Meno di tre persone in auto?
«Tassiamo i frontalieri»

L’ultima provocazione dalla Svizzera: combattere l’inquinamento o disincentivare il viavai dei lavoratori italiani?

Tassare le auto dei frontalieri se a bordo non ci sono almeno tre persone. Dal Canton Ginevra arriva una proposta destinata a far breccia anche in Canton Ticino. Tanto è vero che ieri il consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri ha subito rilanciato: «Attendiamo al varco i Verdi (assoluti vincitori delle federali di domenica scorsa, ndr). Se davvero sono ambientalisti, adesso devono dimostrarlo approvando misure per ridurre il numero delle auto dei frontalieri, che rappresentano una delle principali fonti di inquinamento dell’aria ticinese».

Il tema, in verità, non è nuovo almeno in Ticino, basti pensare alla consultazione sulla tassa di collegamento - approvata per soli 1400 voti nel giugno di 3 anni con l’obiettivo di arginare l’avanzata delle auto con targhe italiane, ma congelata dal Tribunale federale - che per mesi ha tenuto banco nel vicino Cantone. La novità è rappresentata dal fatto che da semplice boutade elettorale, quella del granconsigliere ginevrino Patrick Dimier si è trasformata in un progetto di legge, ufficialmente motivato dal fatto di promuovere il trasporto pubblico o il car pooling

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