Motorizzazione, caccia ai soldi
E il direttore si autosospende

Caso patenti, accertamenti patrimoniali e bancari per documentare eventuali passaggi di denaro con movimenti sospetti

Dopo la raffica di arresti dell’inchiesta Motorizzazione, gli inquirenti sono al lavoro per dare la caccia alle tangenti. La Finanza sta eseguendo accertamenti patrimoniali e bancari per documentare eventuali passaggi di denaro con movimenti sospetti sui conti riconducibili in particolare al funzionario dirigente della Motorizzazione finito in manette anche in seguito al tentativo di disfarsi di alcune schede gettate nella discarica del suo paese.

Secondo l’ipotesi d’accusa, il funzionario - Antonio Pisoni - era l’anello più importante della catena perché avrebbe garantito l’esito favorevole dei rinnovi accogliendo i candidati delle tre autoscuole “amiche” e consentendo loro di lasciare i test d’esame in bianco.

Nel frattempo gli avvocati Gianpiero Maccapani e Matteo Rodari, difensori dell’ingegner Antonio Pisoni, hanno reso noto che il loro assistito già il 23 maggio, giorno del suo arresto, ha provveduto - tramite i suoi legali - a comunicare all’Ufficio della Motorizzazione Civile di Como «la propria autosospensione da ogni incarico sino a chiarimento della vicenda penale che lo vede coinvolto».

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