Multe agli svizzeri, è cambiata la musica
Ora sono costretti a pagare: primi incassi

Il Comune è riuscito a recuperare 107mila euro. La somma è quattro volte più alta rispetto al passato

Como

Primi risultati concreti. Il Comune ha incassato 107mila euro, nell’arco dello scorso anno, grazie all’attività di recupero crediti nei confronti degli automobilisti stranieri, principalmente svizzeri, che non hanno pagato i verbali per le infrazioni al Codice della strada. L’attività ora fa capo alla società Sarida di Genova. In virtù degli accordi con l’amministrazione la società appaltatrice si accolla tutte le procedure con le relative spese trattenendo il 28,5% dell’incassato. Sembra quindi avere concreto riscontro la speranza di migliorare i risultati dato che con le precedenti gestioni esterne solo uno straniero su dieci aveva pagato,ora si procede fino ai limiti che consente la legge, considerando che in Svizzera non è consentita la riscossione coattiva. Sarida ha emesso tutti i verbali arretrati, più di tanto indietro nel passato però non è stato possibile andare: notificati tutti i procedimenti non ancora in prescrizione, la notifica per legge deve partire entro 360 giorni dall’infrazione.

Al momento dell’ingresso di Sarida, avvenuto dopo una prolungata contesa legale, ne risultavano circa 2.500per un potenziale incasso di circa 180mila euro.

Quello di non pagare le multe italiane, comasche nel caso specifico, è una mala abitudine diffusa tra gli automobilisti con targa straniera. E perlomeno nel passato in pochi sono stati costretti a saldare il loro debito con il Comune.

Un dato significativo è quello che risale a un paio di anni fa quando la società che a Como ha gestito i verbali all’estero per un anno, dal 31 marzo 2013 al 1° aprile 2014, nel 2013 da 225.664 euro di incasso potenziale ha portato alla tesoreria di Palazzo Cernezzi 21.544 euro. Soldi a parte, si trattava di 3.230 verbali per contravvenzioni che riguardano in prevalenza divieti di sosta e accesso in ztl più qualche autovelox. Insomma, tante multe e poco incasso. Ma ora la musica sembra cambiata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA