Non fu un’aggressione sessuale
Via Mentana, libero con 10 mesi

Il giovane era stato arrestato nel luglio scorso accanto a San Francesco - Si era spogliato davanti a una ragazza: per il tribunale è “violenza privata”

Como

Si è concluso con una condanna a dieci mesi di detenzione - cui ha fatto seguito la scarcerazione dell’imputato, detenuto a Pavia - il processo per violenza sessuale istruito nei confronti di Khadar Isaak Omar, 20 anni, nazionalità somala, arrestato la sera dello scorso 4 luglio dopo una aggressione in via Mentana ai danni di una ragazza di 23 anni che aveva da poco posteggiato non lontano da San Francesco (erano giorni di particolare “traffico” sotto il porticato della ex chiesa).

Il gip del tribunale di Como ha ritenuto di riqualificare il reato, “derubricandolo” - come si dice in gergo giuridico - da violenza sessuale a violenza privata, una fattispecie di minore rilevanza.

I dieci mesi di condanna sono quindi la conseguenza da una parte di una rideterminazione del reato, dall’altra del ricorso al rito cosiddetto “abbreviato”, in base a una formula che consente all’imputato di usufruire di uno sconto di un terzo. In qualche misura deve avere pesato il fatto che Khadar Isaak Omar non abbia mia sfiorato la sua vittima, “limitandosi”, per così dire, a esibire la propria nudità trattenendo la portiera dell’auto aperta, e così impedendo alla ragazza, con la sua sola presenza, di allontanarsi. Zaino a tracolla, cappellino con visiera, il giovanotto fu fermato poco dopo non lontano da via Mentana, e subito trasferito in carcere.

Dalle parti di questura e comando provinciale dell’Arma lo conoscevano già un po’ tutti, se non altro per un paio di precedenti “celebri”, come quando - assieme a un paio di amici - nel mese di febbraio precedente si era fatto sorprendere a prendere a sassate una “Tesla” posteggiata in via Pastrengo, sotto via Napoleona, senza immaginare che quel modello di auto fosse dotato di un sistema di videosorveglianza che tutto registrò, e grazie al quale fu possibile risalire agli autori della bravata.

Khadar Isaak Omar era comunque piuttosto conosciuto in città, un volto noto specie dalle parti di San Francesco. Per mesi è andato avanti a fornire alle forze dell’ordine false generalità, sostenendo di chiamarsi, di volta in volta, sempre in modo diverso. Ora, se tutto andrà come previsto, sarà espulso dal Paese.

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