Nuove misure antiterrorismo in città
I carabinieri schierano le forze speciali

SicurezzaIn servizio squadre operative di supporto a tutela di turisti e residenti

L’attentato di ieri mattina sulla metropolitana di Londra riaccende i riflettori - in realtà mai spenti - sull’allerta terrorismo. Allerta che da oltre un anno, ormai, scatta anche in luoghi un tempo potenzialmente al riparo dal rischio di attacchi, quali Como. Detto del posizionamento - nei giorni scorsi - deciso dal Comitato per l’ordine alla sicurezza di barriere per impedire ai mezzi pesanti di entrare nelle zone del centro storico o comunque nelle aree pedonali, il comando provinciale dei Carabinieri torna a schierare in città le squadre antiterrorismo.

Impiegate per la prima volta dopo gli attentati di Parigi e di Bruxelles, dallo scorso inverno la presenza dei carabinieri delle Sos, le Squadre Operative di Supporto, è diventata in città se non quotidiana sicuramente settimanale.

Di fatto a parte Milano, città dove l’allerta terrorismo è particolarmente alta e queste squadre sono sempre pronte a intervenire, l’altro capoluogo lombardo dove si registra una presenza regolare di queste unità antiterrorismo è proprio Como. Il motivo è presto detto: nel mirino dei terroristi ci sono da tempo non solo le città simbolo, ma anche quelle particolarmente affollate, soprattutto dai turisti. E, ormai da anni, soprattutto durante l’estate, il capoluogo lariano è meta prediletta dei turisti. Non a caso nel corso dell’estate, su richiesta del comandante provinciale, il colonnello Andrea Torzani, e d’intesa con la Prefettura nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza, non è passato fine settimana senza che le Squadre Operative di Supporto non fossero presenti in città.

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