Nuvole nere in volo al tramonto
Como presa d’assalto dai moscerini

Da qualche giorno hanno invaso il centro, si incollano alla pelle e ai vestiti
L’esperto: «Specie che prolifera con l’umidità, nessun rischio per le persone»

Si appiccicano alla pelle e ai vestiti, restano impigliati nei capelli e si infilano persino in bocca e negli occhi.

Impossibile bere qualcosa ai tavolini all’aperto o godersi un concerto, come ben sanno i frequentatori delle manifestazioni serali di cui è ricca Como in questi giorni: da qualche giorno il centro città e la zona del lungolago, soprattutto all’ora del tramonto, viene invasa da nugoli di moscerini, che poi si diradano e spariscono man mano che si avvicinano le ore notturne.

Collegati all’acqua

Un tormento, anche se non c’è nessun pericolo per le persone e, anzi, l’ambiente ne trae beneficio, come spiega Mario Colombo, già assessore provinciale ed entomologo.

«Dovrebbe trattarsi - spiega - di Chironomidi, una specie di moscerini collegati alla presenza agli ambienti umidi o a quella di acqua. Sciamano per accoppiarsi e deporre le uova, e possono formare colonne verticali fluttuanti lunghe fino a 15 metri».

Le recenti piogge potrebbero quindi aver determinato la loro presenza: «Sì, negli anni siccitosi il fenomeno è meno evidente, mentre nelle stazioni piovose come questa è ricorrente. Inoltre la loro presenza è legata anche all’acqua, quindi al lago, anche quando è stagnante perché fra le caratteristiche di questi insetti c’è quella di avere circolazione sanguigna, e questo gli permette di sfruttare il pochissimo ossigeno che c’è nelle acque stagnanti, dove non riescono a sopravvivere nemmeno i pesci di fondo come le carpe.

Per esempio questi moscerini sono un vero problema a Venezia, ce ne sono a miliardi e impastano i finestrini di macchine e vaporetti».

In città l’invasione si manifesta verso il tardo pomeriggio e la sera: «È proprio l’ora - prosegue l’entomologo - in cui questi moscerini, che sono lunghi un paio di millimetri, escono dall’acqua. Si accoppiano mentre sono in volo e poi la femmina depone le uova».

Catena alimentare

Questi insettini hanno un ruolo importante nella catena alimentare: «Fanno parte della catena trofica di alcuni uccelli, come per esempio le rondini. Invece allo stadio di larva, quando vivono nel fondo melmoso, rappresentano un importante alimento per la fauna ittica».

Non rappresentano invece un pericolo per l’essere umano: «Assolutamente - continua Colombo - le femmine non pungono, tutt’al più sono fastidiosi perché si infilano dappertutto».

E quanto tempo può durare la loro presenza in città? «Anche un mese - conclude Mario Colombo -, perché si alternano le diverse generazioni e le diverse specie. Credo che ce li terremo tranquillamente per tutto luglio».
B.Fav.

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