Paratie, anche Lorini rifiuta l’incarico

Il Comune puntava a nominare il dirigente responsabile del procedimento: non ci sono altre alternative -Tutto bloccato di nuovo: la Regione ha fermato l’indicazione del direttore del cantiere in attesa di Palazzo Cernezzi

Nessuno vuole seguire come tecnico il cantiere delle paratie. Ieri è arrivato un altro no per l’incarico di responsabile unico del procedimento del cantiere del lungolago ed è quello di Pierantonio Lorini, dirigente del settore Mobilità e, dall’arresto di Pietro Gilardoni anche dei settori Reti e Strade.

All’ingegnere esperto di trasporti era già stato chiesto nei mesi scorsi, ma anche allora non aveva dato la sua disponibilità. E ieri Lorini ha detto direttamente al sindaco Mario Lucini di non voler assumere l’incarico che, fino a fine marzo, fu di Antonio Ferro (ancora agli arresti domiciliari).

La nomina di Lorini è, di fatto, l’unica possibilità di Palazzo Cernezzi di avere un tecnico ad occuparsi del cantiere.

In tutto questo scenario anche la Regione è stata costretta a fermarsi con la nomina del direttore lavori. Durante l’incontro del 7 luglio scorso in programma a Milano con il direttore di Italia Sicura Mauro Grassi il Pirellone era arrivato con il nominativo del direttore lavori (mai diffuso), mentre il sindaco si era presentato senza responsabile del procedimento. A quel punto la riunione si era conclusa con un nulla di fatto.

Senza i tecnici è tutto bloccato. La sola via d’uscita è quella di rescindere il contratto con l’azienda Sacaim e ripartire con un nuovo appalto. In questo caso sarà quasi certamente il Pirellone a prendersi in carico la gestione della futura gara per la ripartenza dei lavori, ma senza l’addio all’azienda è impossibile.

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