Paratie, niente progetto
dopo un anno e mezzo
Giungla sul lungolago

La Regione è subentrata a ottobre 2016 ma non ha ancora ultimato il piano per far ripartire i lavori. E il cantiere è pieno di erbacce: figuraccia con i turisti

Como

Un anno e sette mesi dopo, il progetto non c’è. Correva l’anno 2016, mese di ottobre, quando la Regione - allora guidata da Roberto Maroni - decideva di farsi carico del cantiere per le paratie, subentrando al Comune. Il 20 dicembre dello stesso anno scattava la rescissione del contratto con Sacaim, l’azienda che fino a quel momento aveva l’appalto per realizzare le opere antiesondazione, dopo la bocciatura di una nuova variante da parte dell’Anticorruzione.

Le uniche novità concrete, da quel momento, sono state la sistemazione provvisoria della zona di Sant’Agostino e quella del porfido sul vecchio marciapiede, con l’addio alle recinzioni che nascondevano il lago anche grazie alla campagna dei lucchetti promossa da La Provincia.

Sulla revisione del progetto ereditato dall’Amministrazione di Mario Lucini tutto tace. O meglio, il 10 maggio scorso Regione e Infrastrutture lombarde avevano rassicurato tutti, dopo un vertice a Como con il sindaco Mario Landriscina e i tecnici, parlando di un lavoro ormai ultimato e di una imminente presentazione pubblica dei contenuti. A 24 giorni di distanza, però, non è successo niente.

I comaschi devono aspettare ancora, ai ritardi si sommano altri ritardi, e intanto la porzione di lungolago ancora inaccessibile, quella all’altezza della darsena, è diventata una specie di giungla piena di erbacce. Non proprio un bello spettacolo offerto ai turisti, anche in queste settimane presenti in gran numero nella nostra città.

Il degrado avanza, non ci sono certezze sui tempi per la ripresa del cantiere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA