Parcheggi, il Comune conta sui privati
Ma tempi lunghi per i nuovi autosili

Nessuna certezza sull’area della Ticosa e sull’ipotesi di parcheggio al Gallio

Torna in primo piano l’ex Danzas: operatore interessato a creare una struttura

Su un punto insiste da mesi, fin dall’inizio della campagna elettorale, Mario Landriscina: più parcheggi in città.

Passare dalle parole ai fatti, però, si sta rivelando più difficile del previsto.

Il sindaco ha puntato inizialmente sul ritorno dei posti blu nell’area ex Ticosa e si è detto deciso ad accelerare per raggiungere l’obiettivo. La bonifica del sottosuolo tuttavia non si è ancora conclusa e sui tempi regna l’incertezza (potrebbero essere lunghi, come La Provincia ha rivelato ieri). L’operazione si ripagherebbe in un anno, secondo le stime dei tecnici, ma il nodo è la necessità di un accordo - al momento tutto da costruire - tra Comune e Villa Saporiti per sbloccare la bonifica.

Sindaco e giunta puntano poi a ripristinare qualche posto auto in piazza Roma ma non sono stati chiariti tempi e modalità dell’intervento.

Ecco allora che tornano in auge due proposte lanciate nel recente passato e ipotizzate da investitori privati. La prima ci porta nel cortile del collegio Gallio, dove l’Opera Pia da tempo ipotizza la realizzazione di un autosilo di tre piani fuori terra, per un totale di circa 300 posti.

Il percorso sembrava in discesa, sul finire della giunta Lucini, poi un brusco stop in seguito agli approfondimenti tecnici.

Nelle prossime ore il tema verrà preso in esame nuovamente dall’assessore all’Urbanistica Marco Butti, il fatto certo è che la proprietà non ha abbandonato il progetto (se ne occupa l’architetto comasco Stefano Seneca) e semmai ne valuta una parziale modifica, attraverso un ridimensionamento.

Il secondo scenario tocca il comparto “ex Danzas”. Per questi 440 metri quadrati tra viale Innocenzo, via Venini e via Regina l’anno scorso si era ipotizzata la rinascita proprio attraverso la realizzazione di un autosilo.

Una cordata di imprenditori comaschi aveva bussato a Palazzo Cernezzi nell’estate del 2016 dicendosi interessata a sviluppare su quei terreni (proprietà Limonta) una struttura per la sosta. Tornerà alla carica, probabilmente.

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