Pedemontana, rebus pedaggio
Adesso si muove la politica

I consiglieri regionali chiedono alla società di cambiare le norme sul pagamento e abolire le deleghe. «Troppa burocrazia»

Il rebus per il pagamento del pedaggio di Pedemontana (problemi per i versamenti online e richiesta di deleghe e fotocopie per chi vuol saldare il pedaggio guidando l’auto di proprietà di marito/moglie/ padre/ madre/ società) fa muovere i consiglieri regionali comaschi che, al di là dell’appartenenza politica, bocciano la «troppa burocrazia» e chiedono interventi «rapidi e correttivi a società Pedemontana».

«Si è voluto istituire questo sistema di pagamento - sbotta Dario Bianchi (Lega Nord) che poi risulta molto macchinoso. Mi chiedo perché non abbiano sperimentato piuttosto una vignetta sul modello svizzero, 30 euro l’anno e passaggi infiniti. Sentirò Cal e Pedemontana la prossima settimana»

«Questo tipo di situazioni - commenta il sottosegretario Alessandro Fermi (Forza Italia) - mi sono già state segnalate. Il meccanismo sia di iscrizione al Conto Targa sia il pagamento per i non iscritti sono eccessivamente burocratici e questo rappresenta un handicap per la società stessa. Bisogna semplificare il più possibile consentendo l’iscrizione direttamente in banca, come ho già avuto modo di dire al presidente di Pedemontana. Farò di nuovo presente le ulteriori problematiche emerse».

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