Pedemontana usata
soltanto per il 30%

Storia di un flop annunciato. A dicembre evidente come il sistema sia sottoutilizzato rispetto alle cifre del piano economico finanziario

Pedemontana, un deserto annunciato: ora lo confermano i dati. Il traffico sull’asta principale della Pedemontana non raggiunge neppure la metà del livello previsto e sulla tangenziale di Como supera di poco un terzo.

Dai dati di transito del mese di dicembre l’intero sistema autostradale risulta nettamente sottoutilizzato rispetto alle cifre contenute nel piano economico finanziario che regge la realizzazione dell’opera, approvato nel 2007 e aggiornato senza variazioni sostanziali nel 2014. «Andrebbe rifatto il piano finanziario - afferma il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri - Con queste tariffe il sistema di Pedemontana va incontro al fallimento».

Sulla tangenziale di Como la media giornaliera dovrebbe arrivare a 22.260 veicoli nel primo anno di esercizio successivo all’apertura dell’interconnessione con l’autostrada A9, mentre la media giornaliera del mese di dicembre è stata di circa 8.000 veicoli, pari al 36% delle previsioni.

La cifra comprende gli utenti che hanno utilizzato la tangenziale sull’intera lunghezza, 2,4 chilometri, come connessione extraurbana tra Acquanegra e Villa Guardia, e gli utenti dell’autostrada A9 che hanno scelto di entrare o di uscire dall’autostrada usando la tangenziale di Pedemontana in alternativa allo svincolo di Como centro.

Tra le due tipologie di utilizzo è quest’ultima a prevalere, anche perché passando dalla tangenziale si salta il casello di Grandate e lo stesso tragitto risulta più economico: invece dei 2,20 euro del casello storico, da Acquanegra si pagano 1,86 euro di tangenziale e A9, da Villa Guardia 1,57 euro. Il costo più contenuto però non sembra ancora sufficiente a fare del brevissimo tratto autostradale un percorso interessante quanto preventivato. A questo si aggiunge la scarsa propensione degli automobilisti a pagare il pedaggio di 63 centesimi per un percorso tanto breve che collega Como alla zona di cintura, tanto più che per anni le rappresentanze politiche della Regione, attore principale nella realizzazione della Pedemontana, fino al 2014 hanno spergiurato che la tangenziale non sarebbe stata a pagamento nonostante il piano economico dell’opera lo prevedesse.

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