Pericoli per la neve e litigi in cortile
Giovio, intervallo nelle aule per 1.600

Circolare del preside: «Tutela della sicurezza fino a quando il ghiaccio non sarà sciolto». E in contemporanea con il divieto, una lite in cortile finisce con uno studente con il naso rotto

Finché la neve e il ghiaccio depositati in cortile non si scioglieranno, basta intervallo all’aperto per i 1600 ragazzi del Giovio. La nevicata di venerdì ha avuto ripercussioni sugli studenti e il personale del liceo. «In attuazione della normativa sulla salute e sicurezza - si legge nella circolare - l’intervallo previsto dalle 10.50 e dalle 11.05 sarà svolto solo all’interno del plesso centrale e non nelle aree esterne». Fino a quando non saranno scomparsi i resti dei fiocchi di neve scesi nel weekend, il quarto d’ora di break si effettuerà fra i corridoi, non fuori all’aria fredda.

La misura è operativa da sabato scorso e durerà fino a nuova ordine. Purtroppo, come ogni tanto capita, la regola trova subito una sua infrazione. In questo caso, è stata rumorosa poiché ha richiesto l’intervento di ambulanza e polizia.

«In trent’anni - racconta il preside Marzio Caggiano - non mi era mai successo. Sabato mattina ho pubblicato la circolare e, praticamente in contemporanea, è accaduto il fatto. Ero in ufficio quando è successo e, quando sono arrivato, qualsiasi attività accaduta prima era già terminata, c’erano però la docente e la collaboratrice scolastica addette alla vigilanza. Si vedeva solo l’esito: un ragazzo ferito al volto che ha riferito d’aver avuto una colluttazione con altri compagni. Ho chiamato immediatamente il 118 e, avendo riferito che c’era uno studente ferito, è arrivata insieme la volante della polizia».

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