Politecnico a Como, ora si riparte

Le auto intelligenti al centro del progetto che ieri mattina il territorio ha sottoposto al rettore. Quattro mesi per decidere. Possibile collaborazione con Eldor. Il sindaco Landriscina: «Sono fiducioso»

Costruire auto intelligenti, mobilità da remoto, vetture connesse e predittive, questo potrebbe essere il futuro del Politecnico di Como. Di sicuro l’ateneo punterà sulla Lake Como School e su Como Next. Ieri pomeriggio in Camera di Commercio la Fondazione Volta e i rappresentanti del territorio, compreso il sindaco Mario Landriscina, hanno incontrato Ferruccio Resta, il rettore del Politecnico di Milano che è anche pro rettore del Polo di Como.

Sul tavolo la ristrutturazione dell’università nella nostra città. E’ stato presentato il progetto, redatto dai docenti politecnici in sinergia con alcune imprese comasche, per portare in città un nuovo corso di laurea a metà tra l’informatica e la meccanica. L’intenzione è fare ricerca sulla mobilità innovativa, sui mezzi anche pubblici guidati da distanza, sulle macchine dotate di intelligenza artificiale per trasportano i cittadini e li intrattiene in un abitacolo completamente online.

Un’idea in cui parte del territorio crede, si è parlato per esempio dell’interessamento di una realtà internazionale come la Eldor, azienda comasca leader nel settore dell’automotive. Sì perché per finanziare il potenziamento del Politecnico servono soldi, il territorio deve investire.

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